MESSINA. Un grosso pino è caduto stamattina a piazza Duomo, in una delle aiuole a verde tra corso Cavour, la perpendicolare che affianca la piazza, e la cattedrale. La pianta si è adagiata sul manto verde svellendo il terreno con le radici, che evidentemente non erano ancorate al sottosuolo con sufficiente presa. L’albero non ha provocato alcun danno, data anche la superfici libera attorno, nonostante l’area sia ogni giorno densamente frequentata da turisti e crocieristi: il pino è una delle piante storiche della piazza, poste a dimore almeno 50 anni fa, e mantenute anche durante i restyling a cui lo slargo è stato sottoposto negli anni. A segnalare l’accaduto con un post sui social (da cui foto in copertina) Gabriele Domenico Ferrante, consigliere comunale della quarta circoscrizione per poi prendere parola sull’accaduto: «Niente vento e niente pioggia. A Messina cadono gli alberi ma anche le giustificazioni. Nessuna pioggia, niente vento. L’albero caduto oggi a Messina appariva in salute e godeva di un’ampia aiuola. Un crollo improvviso e apparentemente inspiegabile che riaccende i riflettori sulla gestione del verde pubblico in città.
La situazione è preoccupante — afferma il Consigliere della IV Circoscrizione Domenico Gabriele Ferrante — e richiede un cambio di rotta urgente, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio dei pini domestici piantati nel centro cittadino e lungo la circonvallazione. Alberi arrivati ormai a fine ciclo vitale in contesto urbano, magari potati asimmetricamente negli anni passati, e che devono essere tenuti sotto costante osservazione — prosegue Ferrante — questi crolli non sarebbero giustificabili nemmeno in giornate di maltempo, figuriamoci in una giornata di sole come questa, a una manciata di minuti dallo spettacolo del Campanile del Duomo, che fa concentrare centinaia di cittadini e turisti proprio in quella fetta di piazza. L’albero in questione — afferma Ferrante — era incluso nel sistema di monitoraggio “SmartGreen”, con un sensore (la scatolina bianca visibile sul fusto) progettato per restituire dati sullo stato di salute della pianta. Il tutto, secondo contratto di servizio, è gestito da MessinaServizi Bene Comune. Anche oggi non possiamo fare altro che ringraziare il cielo, la fortuna o chiunque vogliate. Solo per caso non stiamo parlando di una tragedia — conclude Ferrante — qualcosa di certo non ha funzionato e sarebbe lecito chiedersi cosa.»

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