MESSINA. Un consiglio comunale aperto per la creazione di uno “spazio neutro” destinato agli incontri tra genitori e figli in caso di separazioni conflittuali. È la richiesta presentata dalla consigliera del M5s Cristina Cannistrà al presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile in risposta all’appello lanciato dal Garante per l’infanzia e adolescenza di Messina Angelo Fabio Costantino, che nei giorni scorsi ha scritto alle massime autorità cittadine per l’attivazione di un tavolo tecnico tra le parti interessate e la successiva istituzione di specifiche linee guida. 

L’obiettivo è quello di creare una apposita equipe multidisciplinare e instituire un locale adeguato e attrezzato per salvaguardare innanzitutto i bambini, offrendo dei luoghi predisposti per tutelare il rapporto genitori-figli nei casi di separazione o divorzio.

«Come ha ricordato Costantino – commenta Cannistrà – sono tantissimi i genitori messinesi che non riescono a vedere i propri figli nonostante le ordinanze dei tribunali, e a farne le spese sono soprattutto i più piccoli. È inconcepibile che a causa dei pochi spazi disponibili (come ad esempio le sedi dei centri socio educativi, utilizzati come “spazi neutri”) gli incontri fra genitori e figli debbano avvenire nelle villette comunali, per di più senza una adeguata assistenza per mediare i conflitti e supportare i genitori nel loro ruolo, che prosegue anche dopo la fine del rapporto di coppia», conclude, citando l’articolo 9 della convenzione internazionale Onu sui Diritti del fanciullo e le finalità dello “spazio neutro”: un servizio, già attivo in altri comuni, che dà la possibilità ai minori di mantenere rapporti con i propri genitori anche in situazione di elevata conflittualità tra adulti o in caso di allontanamento dei bambini dalla famiglia.

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