MESSINA. Si è tenuta ieri, intorno alle 18:30, l’iniziativa “Siamo Europa”, organizzata dai Giovani Democratici della Federazione di Messina, presso la sede del Pd di Messina (via Ettore lombardo Pellegrino n. 48), per rilanciare il progetto di un’unione fondata sulla solidarietà, sul lavoro e sulla giustizia, costruendo un’Europa a fianco dei più deboli, dei giovani e delle donne.

“Dall’idea dell’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi di sventolare, in questo giorno, la bandiera dell’Europa e dell’Italia, abbiamo preso spunto per un incontro che coinvolgerà esponenti del mondo del sindacato, dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e del mondo del volontariato. Un confronto aperto, per fare parlare chi crede nell’Europa e non vuole consegnarla alla demagogia della xenofobia e del sovranismo”, si legge sul comunicato.

“L’obiettivo è ricostruire e rilanciare un’Europa che sia competitiva sul piano globale e che rappresenti una condivisione di valori – spiega Massimo Parisi, coordinatore provinciale dei Giovani Democratici – Rappresentiamo la culla della civiltà e della cultura politica che ha influenzato il Settecento e l’Ottocento”, conclude rivolgendosi all’Italia.

“Anche per questo motivo si rende ancora più importante e necessario oggi rilanciare il progetto dell’Europa ripartendo dai suoi cittadini”.

“Con orgoglio facciamo partecipare Messina a questa campagna europea, ricordandoci della storia della nostra città quando, con l’incontro del ’55 tra i ministri degli esteri dei Paesi poi fondatori dell’Unione Europea, il progetto dell’Unione riprese un nuovo slancio in un momento di crisi”.

A prendere parte all’incontro, dopo i saluti istituzionali e un invito a guardare al futuro l’assetto europeo da parte di Massimo Parisi e del deputato regionale Franco De Domenico, Cosimo Lotta, che ha presentato dei dati che mostrano un divario pari al 40% fra le donne che lavorano al Sud Italia e le donne lavoratrici in Europa. “Il mio augurio è che a Bruxelles le donne non possano essere considerate come un problema ma una risorsa – ha concluso Cosimo – Le norme non devono rimanere carta morta”.

Successivamente, ha preso la parola Carmelo Arnò che ha parlato dell’Unione europea di ieri, di oggi e di domani, dalla “Giovine Europa” di Mazzini ai progetti Erasmus, seguito da Elisabetta Raffa, dirigente dell’Anpi Messina, che ha parlato della resistenza in Europa.

“Mi dispiace dirlo ma siamo il popolo più ignorante d’Europa. Ed il problema dei sovranismi è che discendono tutti dall’ignoranza”, attacca subito Elisabetta Raffa. “Ho ragionato sui ragazzi che hanno fatto la resistenza negli anni ’40, paragonandoli ai ragazzi di adesso – continua la dirigente dell’Anpi Messina – si presume che quelli di oggi siano più informati e, invece, non è così, colpa che ricade ai grillini. Sia chiaro: ho massimo rispetto delle ideologie altrui, ma c’è stato un lavaggio del cervello nei giovani con pensieri che hanno dell’incredibile. Stiamo cercando di raccogliere i dati anagrafici dei partigiani di Messina, perché non esiste un vero e proprio registro nella nostra città. Per questo lancio un invito: se qualcuno conosce storie, ce lo dica perché è un lavoro molto difficile”, ha concluso.

A parlare della questione dei migranti, Tania Poguish, impegnata nel terzo settore, seguita da Filippo Panarello, deputato regionale del Pd che è intervenuto all’incontro incentrando il suo discorso sulle elezioni, per un’Europa che “guarda non solo alla crescita economica ma anche al benessere sociale e ad una cultura del benessere e del riconoscimento delle diversità”.

Un intervento anche da parte di Alessandro Cacciotto, consigliere di quartiere nella Terza circoscrizione, con un pensiero per far riflettere i presenti: “Ci sentiamo europei? Ultimamente l’Europa è stata vista dal suo lato burocratico, in quanto sembra limitare la sovranità del singolo Stato membro”, spiega, invitando a guardarla, invece da un punto di vista politico ed economico. “E’ un’istituzione che deve crescere e questa serata dimostra come il tema sia veramente importante, perché non ci sentiamo davvero europei”, ha concluso.

Infine, a parlare del ruolo dei giovani nella costruzione di una nuova Europa, Nino Novelli, consigliere comunale del Pd a Barcellona Pozzo di Gotto. “Abbiamo un’idea cattiva dell’Europa, di una strega cattiva che vuole dare all’Italia delle regole che vanno a vantaggio delle altre nazioni. In realtà non è così: il progetto dell’Unione europea è quello di portare allo stesso livello degli Stati più avanzati quelli più indietro. Questa la mia visione dell’Europa, e la vostra qual’è?”, ha chiesto infine ai presenti, calando il sipario dell’evento su questa riflessione.

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