MESSINA. “Basta appalti e precarietà”. Questo quello che si leggeva negli striscioni appesi fuori dai cancelli di Amam dagli ex letturisti che, stamattina, hanno sollevato una protesta pacifica per chiedere una stabilizzazione. Questi, spiega infatti un lavoratore, si sono occupati della lettura e della fatturazione per l’Azienda Meridionale Acque di Messina attraverso aziende terze e sempre sotto regime di gare di appalto, quindi sotto forma di precariato. Da un anno, però, “siamo disoccupati e in attesa di una stabilizzazione”.

“Si parla di appalti da troppo tempo ma in mezzo a noi ci sono persone che fanno questo lavoro da 15 anni e che rimangono sempre precari – spiega un lavoratore – Noi siamo qui non per contrapporci o per fare conflitto con qualcuno, vogliamo semplicemente mettere alla luce quella che è la situazione del nostro precariato“.

Vogliamo essere stabilizzati per un lavoro professionale seguito con molta cura e con molta attenzione e che fino ad oggi ha dato ad Amam la possibilità di fatturare – continua – quindi di avere introiti per mantenere ovviamente quelli che sono i fatturati dell’azienda”.

“Siamo qui per fare una dimostrazione pacifica, perché desideriamo che questa cosa degli appalti venga messa da parte. Non possiamo più tardare nel dare delle risposte alle nostre famiglie. Quindi – conclude – pacificamente desidereremmo essere contattati da chi di dovere per parlare di stabilizzazione. Non ci interessa un altro appalto che ci manterrà sempre in regime di precarietà”.

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