MESSINA. E se lo Stretto di Messina si attraversasse sott’acqua? Non è un’idea inedita, ma negli anni (nonostante sia stata bocciata dalla Stretto di Messina Spa, concessionaria della costruzione del ponte sullo Stretto) è scomparsa e riapparsa a periodi alterni. Col ritorno delle discussioni sul ponte, anche l’idea del tunnel sottomarino riprende quota.

A proporla è Giovanni Saccà, messinese, ingegnere e dirigente del gruppo FS responsabile del settore studi trasporti ferroviari del Cafi (collegio amministrativo ferroviario italiano) e preside del Cifi (collegio ingegneri ferroviario italiano).  Che parte dal presupposto che “l’ipotesi del tunnel subalveo rappresenta una valida alternativa in quanto non ha problematiche di esercizio dipendenti dalle condizioni atmosferiche ed è percorribile ad una velocità maggiore rispetto al ponte”, come ha spiegato in un’intervista al sito ingegneri.info.

Di che si tratta? Come riportato sul libro “The Messina Strait Bridge” CRC Press – Società Stretto di Messina a pag. 33 “Why underground tunnel alternatives were discarded” (libera traduzione), il problema fondamentale sarebbe rappresentato dalla profondità. Secondo Saccà, “non è obbligatorio realizzare tunnel stradali della stessa lunghezza di quelli ferroviari anche perché le pendenze massime ammesse sono nettamente diverse. Attualmente esistono molti tunnel stradali di lunghezza superiore realizzati anche in zone sismiche attive, progettati per resistere a terremoti aventi intensità confrontabile con quello stimato come massimo per lo Stretto di Messina. Per i tunnel che incontrano faglie potenzialmente attive è necessario tenere conto dei loro possibili spostamenti. Esistono soluzioni idonee, tra cui la possibilità di realizzare rivestimenti doppi”.

In giallo il tracciato stradale, in rosso quello ferroviario: la linea tratteggiata è il tunnel sotterraneo, quella continua il ponte (come da progetto definitivo)

 

 

La galleria ferroviaria dello Stretto di Messina potrebbe essere realizzata a doppia canna a partire da Contesse o derivata dalla galleria dei Peloritani. Se venisse realizzata con una pendenza del 9,4‰ raggiungerebbe Ganzirri ad una quota di circa 150 m sotto al livello del mare, se venisse realizzata con una pendenza del 14‰ si potrebbe raggiungere Ganzirri ad una quota di circa 200 m sotto al livello del mare, senza realizzare allungamenti di percorso. Con un tracciato leggermente diverso, utilizzando la pendenza del 15‰, si potrebbe arrivare a circa 260 m sotto al livello del mare in corrispondenza della riva e a 290 circa al centro dello Stretto. Superata la Sella si potrebbe risalire in direzione Reggio Calabria raccordandosi alla ferrovia esistente in località Pentimele ovvero nelle immediate vicinanze del Porto di Reggio. La lunghezza complessiva della galleria ferroviaria sarebbe di circa 34 km di cui 3,5 km subalvei. In tale ipotesi la stazione di Gallico (Reggio Calabria) potrebbe svolgere le funzioni di stazione AV di Reggio Calabria, così come Messina Europa o Gazzi potrebbero fare altrettanto per Messina. Utilizzando lungo il percorso raggi di curvatura non inferiori a 2500 m si otterrebbe una velocità di tracciato di 200 km/h, il che consentirebbe di compensare l’allungamento di percorso, mantenendo tempi competitivi anche rispetto alla soluzione ponte. La galleria stradale dello Stretto di Messina a doppia canna partirebbe dalla vallata di Pace, rispettando il “Progetto Definitivo” del Ponte dallo svincolo “Giostra” allo svincolo “Annunziata”, per raccordarsi dopo circa 16 km all’Autostrada Salerno-Reggio Calabria a Catona. In conclusione, la lunghezza complessiva dei tunnel stradali e ferroviari sarebbe di circa 50 km contro i circa 40 km previsti nel progetto definitivo del ponte, senza però avere la necessità di realizzare il Ponte, eseguendo e attivando per fasi gli attraversamenti, graduando gli investimenti nel tempo”.

Nel caso in cui venisse approvata la realizzazione del tunnel ferroviario subalveo, le stazioni servite sarebbero le stesse del progetto definitivo del ponte. L’unica differenza sarebbe rappresentata dalla profondità delle stazioni metropolitane di “Europa”, “Annunziata” e “Papardo”, che nel caso del progetto definitivo del ponte sono previste a circa 30 m di profondità rispetto al piano di campagna, mentre nel caso del tunnel subalveo sarebbero ad una profondità linearmente crescente da 75 m a 190 m e oltre (in funzione della profondità al centro dello Stretto).

E i costi? Secondo Saccà, “Il costo del tunnel subalveo stradale, se confrontato con analoghe realizzazioni, non dovrebbe superare 1,5 miliardi di euro. Il costo dei tunnel ferroviari potrebbe attestarsi intorno ai 3 miliardi di euro a cui aggiungere le opere accessorie e compensative che verranno approvate. In definitiva l’ordine di grandezza dell’importo da stanziare dovrebbe essere simile a quello previsto per il ponte”, conclude.

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Giivanni
3 Febbraio 2019 10:28

Non è vero che il progetto definitivo del Ponte contiene 40 km di Tunnel. Vi sono 40 km km di raccordi stradali e ferroviari che comprendono anche vgallerie oltre viadotti.
Parlare di un tunnel ideato e privo di progetto è dare solo alibi per rinviare lacrealuzzazione dell’Opera a chi di fatto non la vuole.

GIOVANNI SACCA'
3 Febbraio 2019 10:48

Vi ringrazio per l’articolo sulla possibilità di realizzare attraversamenti stabili dello Stretto di Messina utilizzando soluzioni da valutare con SdF in alternativa al Ponte sullo Stretto di Messina.
Vi segnalo i seguenti link di approfondimento:
1) https://www.youtube.com/watch?v=D9bCUnSxUKY
2) https://www.youtube.com/watch?v=HccwM1gkGe0&t=0s
3) http://www.experiences.it/archives/14207

GIOVANNI SACCA'
3 Febbraio 2019 10:54

Vi ringrazio per l’articolo sulla possibilità di realizzare attraversamenti stabili dello Stretto di Messina utilizzando soluzioni da valutare con SdF in alternativa al Ponte sullo Stretto di Messina.
Link di approfondimento:
1) https://www.youtube.com/watch?v=D9bCUnSxUKY
2) https://www.youtube.com/watch?v=HccwM1gkGe0&t=0s
3) http://www.experiences.it/archives/14207

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