MESSINA. È stata ufficialmente dichiarata alle 18 la morte dell’operaio assunto nei cantieri dei servizi che lo scorso 10 ottobre è caduto da una scala mentre lavorava alla scuola Galatti di via Nicola Fabrizi. Questa mattina, alle 12, il reparto Rianimazione del Policlinico ha preso atto della sua “morte cerebrale”, la cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche: dopo le sei ore previste per legge, l’uomo è stato dichiarato ufficialmente morto

L’uomo, Salvatore Caponata, di 56 anni, stava pitturando una parete di un’aula quando ha perso l’equilibrio ed è finito al suolo, riportando vari traumi che avevano comportato il ricovero in codice rosso al Policlinico di Messina. A indagare sull’accaduto la Polizia e l’ispettorato del lavoro, anche per verificare l’effettivo rispetto delle misure di sicurezza previste.

L’incidente portò alla sospensione temporanea dei cantieri dei servizi da parte dell’Amministrazione a partire dal 14 ottobre.

In base a quanto annunciato nei giorni scorsi dal sindaco De Luca, le attività riprenderanno da lunedì: “È finita l’era di chi si alza la mattina ed intende comandare in questo palazzo municipale! Qui comando io nel rispetto delle leggi e dei contatti collettivi di lavoro! Lunedì prossimo guai se non ripartirannoi cantieri di servizio. I signori Rup e rispettivi dirigenti sono avvisati”, ha scritto il primo cittadino, postando l’ordine di servizio, che prevede anche specifiche sanzioni per i Rup “che continueranno a fare di testa loro”.

Ad esprimere il proprio cordoglio, è la Uil Messina: «Con sentimenti di grande rabbia – scrive il Segretario generale Ivan Tripodi – piangiamo la tragica scomparsa di Salvatore Caponata, nuovo caduto sul lavoro a seguito di un incidente avvenuto nella scuola Cannizzaro-Galatti nell’ambito dei Cantieri di Servizi del comune di Messina. Un nuovo martire innocente sulla cui disgrazia dovranno certamente rispondere ben determinati soggetti le cui coscienze non invidiamo. Ci associamo, pertanto, al grande dolore della famiglia che, in questo momento straziante, con umanità ed altruismo fuori dal comune, ha deciso di donare gli organi di Salvatore per dare nuova vita. Adesso è il momento del dolore e non è l’ora delle polemiche, ma certamente la morte di Salvatore Caponata non può restare impunita ed impone il dovere di ottenere giustizia. In tal senso, preannunciamo fin da adesso la costituzione della UIL Messina come Parte Civile nel procedimento che ne deriverà», conclude.

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