PALERMO. Chi farà ritorno in Sicilia dopo il 4 maggio, data in cui entrerà in vigore la “Fase 2”, dovrà sottoporsi a tampone e rispettare la quarantena. Saranno quindi ancora blindati i collegamenti con l’isola, anche in previsione di un possibile (e temuto) nuovo esodo verso il sud. «Ho appena chiesto al ministro dei Trasporti di mantenere inalterate le norme per l’accesso in Sicilia. Saranno, come sempre, i dati epidemiologici a suggerirci, nelle prossime settimane, quando avviare una lenta e graduale riapertura dei collegamenti con il resto del Mondo. Se oggi l’Isola può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi e alla disciplina del popolo siciliano», spiega in una nota il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Nei piani della Regione c’è al contempo una possibile riapertura delle attività commerciali anticipata rispetto alla data dell’uno giugno. L’intenzione è quella di consentire ai negozi di alzare le saracinesche proprio il 18 maggio, ma molto dipenderà dalla curva dei contagi, in base alla quale il Governo nazionale valuterà di “differenziare” le aperture per regione.
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