MESSINA. “Insoddisfatti per la posizione assunta dalla Regione in merito alla vertenza dei catalogatori del Dipartimento Beni culturali, manteniamo lo stato di agitazione e porteremo la protesta in piazza con l’organizzazione di un sit in davanti a Palazzo d’Orleans”. Ad annunciarlo sono le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, dopo la seduta della Commissione Cultura dell’Ars dedicata a questi lavoratori “bistrattati dal governo regionale”, ovvero i cosiddetti “catalogatori”, che da anni oltre ai propri compiti, svolgono molte altre mansioni nell’amministrazione regionale (vincolistica, sanatorie, pareri e, persino, ricevimento al pubblico). Assunti con contratto a tempo indeterminato alla Sas, secondo la legge del 2007 dovrebbero ora essere immessi in ruolo presso il Dipartimento per i Beni culturali della Regione siciliana. Ma la norma è rimasta fino a oggi inapplicata.

“Abbiamo apprezzato l’interesse dimostrato dal presidente della V Commissione Ars Luca Sammartino, ma la posizione del governo, espressa dal capo di gabinetto del presidente della Regione, Nello Musumeci, Giovanni Angileri, che ancora detiene la delega per i Beni culturali dopo la tragica scomparsa dell’assessore Sebastiano Tusa, non possiamo accettarla”, affermano Gaetano Agliozzo e Franco Campagna per la Fp Cgil, Paolo Montera e Fabrizio Lercara per la Cisl Fp, Enzo Tango e Luca Crimi per la Uil Fpl.

“Il governo regionale – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – dica chiaro e tondo se ha davvero intenzione di immettere questo personale nell’organigramma della Regione, conseguendo tra l’altro un risparmio di circa un milione e 300 mila euro annui, o se invece ha intenzione di non rispettare la legge del 2007, procedendo piuttosto solo con nuove assunzioni”.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments