MESSINA. «Rimettete  la copia della tela di Luca Giordano “Restituzione di Messina alla Spagna”: Messina ancora una volta è stata presa a calci». Termina così l’amaro commento degli attivisti di Cambiamo Messina dal Basso alla seduta di ieri sulla piattaforma programmatica proposta dal sindaco Cateno De Luca, che ha ottenuto 16 voti favorevoli dopo settimane intere di polemiche, comunicati stampa al vetriolo e guerre intestine.
«Si è conclusa nel modo più scontato – scrivono in una nota – l’imbarazzante tre giorni del consiglio comunale dedicata al documento del sindaco “Cambio di passo”.  Una tre giorni istruttiva per comprendere ancora meglio il modo di fare politica del sindaco De Luca: arrogante, spregiudicato, divisivo. È emerso chiaramente il vero obiettivo del “Cambio di passo” : dividere il consiglio comunale, spaccare i gruppi consiliari, mettere in un angolo e indicare come nemici della città coloro i quali non si sarebbero piegati al suo volere. Obiettivo in gran parte raggiunto, in modo da garantirsi un percorso consiliare senza sorprese. Ed il consiglio comunale? A parte le dovute eccezioni, non ha saputo difendere il suo ruolo e le sue prerogative, cadendo nella trappola del sindaco che ha portato al voto un documento politico invotabile».
«L’aspetto positivo della tre giorni – proseguono – è stata almeno la chiarezza che ha portato nel quadro politico del consiglio. Abbiamo potuto constatare che il livello politico cittadino è arrivato ad un punto cosi basso che è necessario riportare la Politica con la P maiuscola nelle piazze, nelle strade della città, ed anche sulla tribuna del consiglio dove la presenza dei militanti di CMdB è servita a fare capire che la città è un bene comune che va tutelato, oggi più di ieri, dalla vecchia politica ritornata a Palazzo Zanca più arrogante e predatoria di ieri». 
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