MESSINA. «Tra due o tre giorni la città rischia di piombare nuovamente nel baratro dei cumuli di immondizia». A lanciare l’allarme, sul proprio profilo Facebook, è il sindaco di Messina Cateno De Luca, reduce da un blitz serale alla piattaforma di Pace e all’autocentro di via Salandra . «Abbiamo verificato quanti mezzi partono per la discarica di Lentini. Per smaltire la produzione quotidiana di rifiuti indifferenziati ne servono undici/dodici. Invece in servizio per ora ce ne sono solo sei», scrive il primo cittadino, che prima della sua ispezione si è esibito in un concerto social con la sua amata ciaramedda, postando il video dell’esibizione musicale sulla propria bacheca “per stemperare un po’ di tensione fra un dossier e l’altro”.

«La raccolta differenziata è ferma – spiega – perché i mezzi sono guasti ed i suppellettili abbandonati in prossimità dei cassonetti aumento a vista d’occhio». Un concetto ribadito dopo il blitz a Messina Servizi: «Mezzi ancora guasti da settimane. In alcune zone della città la raccolta dei rifiuti viene effettuata al cinquanta per cento».

Il giorno precedente era stata rinviata “l’esecuzione” di Aldo Iacomelli, direttore generale di MessinaServizi Bene Comune, considerato l’unico responsabile dell’emergenza rifiuti. Almeno secondo quanto emergerebbe dalle indagine ordinate da De Luca e condotte dai vigili urbani, che sono state allegate all’esposto che il sindaco ha dichiarato di aver depositato in procura avantieri mattina. In pratica sindaco, assessore all’Ambiente (Dafne Musolino) e tre membri del consiglio d’amministrazione di MessinaServizi ritengono che, con le sue azioni o le sue omissioni, un solo uomo possa bloccare la città sotto una coltre di rifiuti per quasi un mese e mezzo.

Il consiglio d’amministrazione, riunito per deliberare sia sulla sospensione cautelare che in merito alla rimozione dall’incarico, ha deciso infatti di… non decidere, e ributtare la palla nel campo del socio unico, ovvero lo stesso Cateno De Luca, che lunedi aveva invece chiesto proprio al consiglio d’amministrazione di pronunciarsi sui provvedimenti disciplinari a carico di Iacomelli.

La decisione sulle sorti del direttore generale sarà presa oggi pomeriggio alle 16. Il presidente del Cda Pippo Lombardo ha convocato infatti per oggi un’assemblea dei soci urgente. Ordine del giorno “la rescissione immediata del contratto individuale di lavoro a tempo determinato stipulato con l’ingegnere Aldo Iacomelli il 28 febbraio 2018 per giusta causa di gravità tale che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto”.

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