MESSINA. Bilancio della nuova società approvato (in attivo, e sarebbe stato preoccupante il contrario), progetti per l’impianto di Pace, contratti di servizio firmati e obiettivo 35% di differenziata entro l’anno.

Ha avuto luogo stamattina la conferenza stampa di stamattina di MessinaServizi Bene Comune in cui l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, insieme all’amministratore unico, Beniamino Ginatempo hanno annunciato risultati e futuro dell’azienda, alla presenza del sindaco, Renato Accorinti,

“Stamani – hanno dichiarato il sindaco Accorinti e l’assessore Ialacqua – è stato approvato il primo bilancio di MessinaServizi Bene Comune, che è in attivo; è la prima volta dopo anni di debiti e passività. E’ partito, con le prove di carico, l’ impianto di Pace che consente di pulire la raccolta differenziata di carta, cartone, alluminio e farà di Messina punto di riferimento nazionale del Conai e di tutta la provincia. Dallo scorso 1 giugno è operativa la nuova sede della società, ad un costo pari alla metà delle precedenti. E’ stata pubblicata in questi giorni la manifestazione d’interesse per cinque spazzatrici, che dovrebbero arrivare in estate. Conclusa questa conferenza stampa, farò una riunione per chiudere il procedimento per la messa in sicurezza dell’ex discarica di Portella Arena. Il progetto di messa in sicurezza di Tripi Piani era già stato affidato al comune di Tripi finanziato con il masterplan. Approvati nelle settimane scorse il contratto di servizio sul verde e nei mesi scorsi, come si ricorderà, il contratto di servizio per nove anni. Avviata la progettazione definitiva per l’ impianto per la gestione dell’umido a Mili, che dovrà essere messo a gara entro l’anno. L’ultimo dato della raccolta differenziata nei primi 4 mesi è del 18 %, l’obiettivo è il 35% entro l’anno. Questa è l’eredità che lasciamo a noi stessi o a chi verrà. E’ un’eredità diversa da quella che abbiamo ricevuto noi: due società in liquidazione con 120 milioni di debiti, mezzi obsoleti, raccolta differenziata a livelli ridicoli, impianti inesistenti, discariche post mortem abbandonate e nessuna politica di gestione rifiuti. Quello che abbiamo fatto – prosegue Ialacqua – è aggredire le principali problematiche. E’ stato realizzato quindi un nuovo ente gestore che mettesse insieme Ato3 e Messinambiente; sono stati acquistati nuovi mezzi per la raccolta differenziata e la raccolta rifiuti; necessità impiantistiche: Pace, Pace2 e Mili; contratto di servizio per risorse e compiti certi; rilanciata con nuovi mezzi, scoutistica, ecc… la raccolta differenziata di cui non si parlava più; discariche post mortem da chiudere: progetti per Portella Arena, Tripi Piani, Tripi Formaggiara, Vallone Guidara; mancanza di politica di gestione rifiuti: Strategia rifiuti zero, piano d’intervento aro, piano raccolta differenziata, contratto di servizio per 9 anni. Tutto ciò – conclude Ialacqua – lo abbiamo fatto in un contesto di novità normative e di situazioni mai verificatisi prima. Oggi i quattro servizi fondamentali sono affidati a MessinaServizi e ci sono risorse, strumenti e potenzialità per essere gestiti al meglio: raccolta rifiuti, raccolta differenziata, spazzamento e verde/diserbo”.

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