MESSINA. Andare via per lavoro, farsi “una posizione”, e poi tornare in città, in uno dei quartieri più disagiati. Volontariamente. E’ la storia di due insegnanti, Katia Gussio e Valentina Paradiso che con il loro impegno e la loro dedizione nell’educare e proteggere i bambini con la gentilezza ben rappresentano il ruolo di “Insegnanti per la Gentilezza”.

L’esperienza di Katia inizia vent’anni fa quando, dopo avere iniziato il suo percorso di insegnamento scolastico in una scuola di Milano decide di tornare alle origini, a Messina. Valentina invece era alla sua prima di esperienza lavorativa. Viene data loro la possibilità di insegnare alla scuola dell’infanzia Principe di Piemonte, una scuola storica; ma in molti cercano di dissuaderle da questa scelta perché sanno che quella é una scuola “difficile”.

Katia e Valentina invece decidono di restare perché se i bambini sono “problematici”, una motivazione su cui lavorare per poterli aiutare ci sarebbe sicuramente stata. Questa motivazione risiedeva proprio nel contesto di degrado sociale in cui vivevano. Il quartiere Maregrosso non è certo un quartiere “facile” in cui crescere: famiglie numerose in piccole baracche, guai con la legge e un territorio abbandonato dalla politica in cui a rimetterci erano proprio i più piccoli che vivendo in questo contesto esternavano la rabbia e la loro frustrazione con l’aggressività proprio a scuola, l’unico ambiente che attraverso l’istruzione e l’educazione cercava di proteggerli e garantirgli un presente più sereno ed un futuro migliore.

Proprio dalla tenacia della maestre Katia e Valentina e dalla loro volontà di cambiare le cose, negli anni si comprende che l’unica soluzione era quella di avvicinarsi e lavorare insieme alle famiglie di Maregrosso, facendole quindi uscire dall’isolamento culturale in cui si trovavano.

Giorno dopo giorno Katia e Valentina in qualità di insegnanti entrano in contatto con le famiglie, che conoscendole sempre meglio iniziano a dargli fiducia, ad ascoltarle, e ad aprirsi, abbandonando la diffidenza nei confronti dell'”estraneo”: negli anni Maregrosso e le famiglie che lo abitano erano già state illuse dai troppi che dicevano che le avrebbero aiutate per poi sparire una volta raggiunti i propri intenti.

Insieme a Katia e Valentina, altre persone si impegnano a costruire un cambiamento per i bambini e le loro famiglie: tra questi la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Enzo Drago Giusi Scolaro, l’assistente sociale Salvatore Rizzo con gli operatori dell’ Ecosmed e diversi professionisti come psicologi, nutrizionisti, pediatri pedagogisti, che iniziano ad accompagnare le famiglie di Maregrosso nella genitorialità, dalla nascita del bambino in poi: questo “lavorìo” incessante favorisce un cambiamento del modo di pensare e di agire dei grandi e bambini.

Parallelamente a questo cambiamento inizia l’opera di bonifica dell’area che ha visto progressivamente sorgere quello che oggi è il giardino delle Zagare, che campeggia in sostituzione di quelle baracche che erano l’unico luogo della quotidianità di tanti bambini. Oggi nei locali del giardino si organizzano momenti di gioco e condivisione per i bambini, e occasioni di formazione per adulti: con entusiasmo e con occhi luccicanti la maestra Katia e la maestra Valentina fanno notare come ”non mancano le piccole feste di quartiere che consentono di colorare di gioiosa e luminosa allegria questi vicoli che erano troppo bui per far crescere i nostri alunni.”

“Noi docenti siamo stati il ponte che ha consentito a tanti di poter accedere alla bellezza della cura e dell’attenzione verso chi nasce in realtà difficili ma non impossibili da superarespiegano le due insegnanti – Oggi tante famiglie hanno lasciato quelle baracche e grazie alle potenzialità del progetto “capacity” hanno una casa vera, grazie ai fondi dei progetti comunali di risanamento quella zona degradata vedrà uno spiraglio di riscatto. La confidenza e la fiducia nate tanti anni fa nei nostri confronti sono diventate occasione di crescita e riscatto per queste famiglie. Siamo onorate e felici del fatto che noi maestre della Principe di Piemonte siamo state e saremo sempre un punto di riferimento per i nostri alunni, anche quando non saranno più i nostri studenti nel nostro cuore rimarranno sempre i nostri piccoli, adorati bambini. Questa è la scuola che amo e che amiamo, quella scuola ” viva” , vera, che nonostante mille difficoltà fa di tutto per scovare il talento nascosto in ogni bambino e farlo diventare un tesoro. Questo vorremmo essere noi fino alla fine dei nostri giorni: delle insegnanti per la gentilezza delle maestre d’amore”, concludono

La Rete Nazionale degli Insegnanti per la Gentilezza, ascoltando il racconto dell’esperienza lavorativa ed umana delle di Katia Gussio e Valentina Paradiso ha chiesto come poter contribuire a sostenere il loro impegno quotidiano nell’aiutare i bambini del quartiere Maregrosso di Messina a migliorare la loro condizione. La risposta, nient’affatto banale, é stata: ”aiutateci a reperire il materiale scolastico (libri per l’infanzia e la primaria, penne, quaderni, pennarelli, forbici…), perché il materiale che nella maggior parte delle scuole i bambini hanno a disposizione per poter svolgere l’attività didattica ai nostri alunni molto spesso manca.”

Così é nata l’iniziativa “Aiutiamo ad aiutare chi aiuta i bambini” (di Maregrosso). L’invito della Rete Nazionale degli Insegnanti per la Gentilezza nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza é rivolto a tutti i cittadini a partecipare inviando via posta il materiale scolastico direttamente alla Scuola “Principe di Piemonte” all”indirizzo Via Reggio Calabria 14, Messina 98124 Messina, possibilmente entro la fine del primo quadrimestre (30 Gennaio 2021). Il materiale arriverà alle insegnanti che lo distribuiranno ai loro bambini per poter svolgere le attività didattiche. Quanto donato sarà un investimento concreto per il futuro dei bambini che grazie alla cultura ed alla formazione, crescendo, avranno la possibilità di migliorare la propria condizione.

Il ruolo di Insegnante per la Gentilezza nasce nel Gennaio 2020 dall’idea e dalla volontà dell’Associazione di promozione sociale Cor et Amor di contribuire ad educare e proteggere i bambini con la gentilezza, mettendoli al centro della loro comunità. Così, dopo avere creato l’Assessore alla Gentilezza nel mese di Maggio 2019 (oggi sono 103 in altrettanti Comuni Italiani) che ben rappresenta la comunità locale, ha proposto l’Insegnante per la Gentilezza come referente nelle comunità scolastiche. Oggi sono 248 gli insegnanti per la gentilezza, sparsi in tutto il paese, dall’Asilo Nido all’Università ed anche alcuni Dirigenti Scolastici. Per essere riconosciuti Insegnante per la Gentilezza é richiesto l’impegno nel costruire e promuovere pratiche di gentilezza, coinvolgendo i propri alunni, verso la comunità scolastica e quella locale. Gli Insegnanti per la Gentilezza sono uniti nella Rete Nazionale degli Insegnanti per la Gentilezza che favorisce la condivisione e la diffusione di buone pratiche di gentilezza tra gli stessi insegnanti. Per contribuire ad accrescere il benessere delle comunità mettendo al centro i bambini, con le pratiche di gentilezza, Cor et Amor ha recentemente sviluppato il progetto nazionale Costruiamo Gentilezza composto dai costruttori di gentilezza (Insegnanti per la gentilezza, assessori alla gentilezza ed allenatori alla gentilezza organizzati nelle relative Reti Nazionali) e dagli strumenti di gentilezza (I giochi della gentilezza, le buone pratiche di gentilezza, la giornata nazionale dei giochi della gentilezza, i cantieri della gentilezza) utili per accrescere il benessere delle comunità mettendo al centro i bambini.

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