MESSINA. Alla fine, dopo le varie tappe nelle altre città italiane, le Sardine arrivano anche in riva allo Stretto, con una manifestazione organizzata a ridosso del Natale per dare la possibilità di partecipare all’evento anche ai tanti studenti fuori sede tornati a casa per le vacanze.

Tantissimi i partecipati al sit-in, che ha preso il via intorno alle 18 davanti a Palazzo Zanca, quando la piazza ha iniziato a riempirsi di cori, cartelli e striscioni, il più grande dei quali ha dato il benvenuto in città alla senatrice a vita Liliana Segre, a cui nei giorni scorsi il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria con voto unanime.

 

 

In piazza – multiculturale, coloratissima e gioiosa – gente di tutte le età, con una prevalenza di ragazzi e ragazze (ma non solo), che hanno ballato e cantato per ore, malgrado qualche sporadica goccia di pioggia. Fra i partecipanti anche numerosi bambini e qualche volto noto (fra gli altri, il sindacalista Giovanni Mastroeni, l’ex sindaco Renato Accorinti, l’ex assessore Federico Alagna, il consigliere di LiberaMe Alessandro Russo).

Ad aprire le danze, intorno alle 17:30, è stata la musica trasmessa in filodiffusione, con brani di Kunsertu, Modena City Ramblers, Gaber e 99 Posse. Poi, a seguire, gli interventi degli organizzatori e di vari esponenti di associazioni cittadine e della provincia. Ad emozionare il publico presente è stato soprattutto il discorso della giovane Monia, studentessa di Giurisprudenza e mediatrice linguistico culturale che ha arringato e commosso la folla raccontando la sua esperienza da “cittadina del mondo”. A seguire, il momento più coinvolgente, con le note di “Bella Ciao” cantate all’unisono dalla piazza intera.

«Il movimento delle sardine è nato spontaneamente con la volontà collettiva di farci promotori di un risveglio socio culturale. Questo non è un movimento politico, ma un grido di allarme contro una propaganda politica e una demagogia che non ci deve appartenere. Dietro di noi non c’è nessuno e soprattutto non siamo il bacino elettorale di nessuno», hanno spiegato i promotori.

 

 

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Emilio
Emilio
22 Dicembre 2019 19:52

I messinesi che sono andati, si dovrebbero solo vergognare! I ns. cari che lasciano la Sicilia in cerca di un futuro migliore, sono stati obbligati da politiche sbagliate del PD, viceversa accogliamo migliaia di immigrati, vi sembra normale tutto ciò?