MESSINA. Proseguono i blitz in città di Cateno De Luca, che in questi ultimi giorni si sono intensificati. Ultima tappa del primo cittadino, questa mattina, è stata la villetta di fronte alla Prefettura, dove il primo cittadino ha allontanato un lavavetri, reo di aver sporcato l’area, provvedendo al sequestro della merce.

«Dopo avere ripulito a più riprese – è in sintesi l’intervento del Sindaco – ci ritroviamo con la solita situazione di chi si mette ai semafori a lavare i vetri. Cosa devo dire? Che se ne deve andare subito e non lo voglio più rivedere. Se lo beccherò un’altra volta passeremo all’identificazione e tutto il resto», sbotta, mostrando gli “arnesi da lavoro” dell’uomo riposti su un ramo. Poi attacca i “moralisti da strapazzo”, respingendo qualunque accusa di razzismo: «È solo voglia di far rispettare il decoro urbano – prosegue – Sicuramente ci sono casi più gravi ma li stiamo affrontando, senza temere le accuse più sterili, inutili e banali».

Proprio i “lavavetri” (ma non solo), qualche settimana fa, erano stati al centro di una lunga polemica in merito a un’ordinanza sindacale finita nella bufera.

Il blitz odierno, documentato in video, fa seguito all’intervento di ieri delle forze dell’ordine sul Viale Europa, in cui era presente un ambulante abusivo (per lui niente video) che occupava anche parte della carreggiata stradale con banchi di frutta e verdura, senza essere in possesso di alcuna autorizzazione.

«Non sono mancati i momenti di tensione a seguito del sequestro della merce – ha spiegato De Luca – L’attività è continuata anche davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Piemonte dove era collocato un altro ambulante abusivo, che al momento dell’accertamento non aveva merce in esposizione ma veniva verbalizzato per occupazione del suolo pubblico dovuto alla collocazione di un ombrellone su carreggiata stradale e a cui veniva sequestrato l’automezzo ai sensi dell’art. 193 del CdS, in quanto si reiterava la mancanza di assicurazione Rca. Stesso iter in via S. Cosimo e in Via la Farina dove ambulanti abusivi venivano verbalizzati e agli stessi veniva sequestrata ulteriore merce di frutta e verdura. Inoltre, i sequestri hanno interessato anche il commercio abusivo di pesce, nei pressi di Sant’Agata sulla Consolare Pompea, di fronte la scuola Petrarca. Nella fattispecie, si tratta di pescespada, spigole, orate e acciughe».

«Tutti a Messina sanno, ma nessuno agisce», ha proseguito De Luca, che ha parlato anche di minacce pesanti nei suoi riguardi e nei confronti dell’Assessore Musolino e del Commissario Giardina. «Vi dico chiaramente che non temiamo gli attacchi. In questo anno appena trascorso, abbiamo detto a tutti di regolarizzare la propria posizione. Ci sono delle regole da seguire. Sono dell’idea che tutti devono lavorare, rispettando le norme. Più minacciate, peggio sarà per voi. Sono io che imposto le strategie dell’Amministrazione. Se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me», ha concluso, precisando che la merce sequestrata – circa 1500 kg di frutta e oltre 30 kg di pesce – sarà devoluta sia all’istituto S. Antonio di Via S. Cecilia che alla mensa dei poveri di Cristo Re.

 

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