MESSINA. Il nuovo assessore alla Cultura e al Turismo sarà Enzo Caruso, docente di Matematica e Fisica al liceo scientifico “G. Seguenza” e direttore artistico della manifestazione in memoria dello sbarco di Don Giovanni D’Austria a Messina, presso cui il sindaco Cateno De Luca aveva  annunciato un rimpasto della sua Giunta.

Caruso era già stato designato un anno fa alla presidenza del teatro Vittorio Emanuele: nomina durata solo una manciata di giorni e poi revocata dallo stesso De Luca per dissidi con l’assessorato regionale, ente al quale spetta la nomina del presidente del Vittorio. Anche per questo, pur senza averlo specificato, De Luca probabilmente darà a Caruso la delega alla Cultura e all’Istruzione.

L’assessorato appartiene ancora formalmente all’assessore Vincenzo Trimarchi, criticato per aver definito la comandante Carola Rackete una trans in un commento su Facebook e che lo ha poi portato ad organizzare una conferenza stampa con il presidente di Arcigay, Rosario Duca, per scusarsi: scuse che sarebbero state accettate solo se avesse rimesso nelle mani del sindaco gli assessorati alla cultura e all’istruzione. Il sito di tematiche Lgbtqi Gaynewsper certa la sostituzione di Trimarchi con Caruso.

“Chi ama Messina e lavora per fa risorgere Messina è un mio fratello – scrive il primo cittadino in un post su Facebook – Il professore Enzo Caruso non faceva parte del mio schieramento politico”: infatti alle ultime elezioni amministrative si era schierato con il centrosinistra a sostegno di Antonio Saitta, esattamente come Nino Principato (entrambi facevano parte del movimento “Liberi e forti), nominato cinque giorni fa nel consiglio d’amministrazione del teatro.

“Dopo averlo conosciuto ed apprezzato per la passione e l’amore che ha profuso per le innumerevoli iniziative culturali e di promozione del nostro territorio, non potevo che premiarlo designandolo assessore”, ha concluso De Luca.

A breve si procederà con la designazione formale. A Caruso potrebbero anche venire conferite parte delle deleghe oggi di Pippo Scattareggia, come le Tradizioni popolari, che spesso hanno finito col sovrapporsi alla CUltura.

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