MESSINA. Un balzo in avanti di diecimila multe, dalle quasi 86mila del 2017 alle poco meno di 95mila del 2018: un incremento dell’8,7%. Eppure il traffico è sempre caotico, i parcheggi in doppia fila sono la norma, i marciapiedi servono ormai per posteggiarci sopra le automobili, i semafori sono un inutile complemento d’arredo, le strisce pedonali un fastidio, assicurazione e revisione un optional.

Lo specchio di una città caotica e refrattaria a qualsiasi regola è questa: e alla Polizia municipale non resta che allargare le braccia. In ormai stabile sottorganico, a vestire la divisa dei vigili urbani a Messina sono 310, e invece dovrebbero essere 474: 171 in meno, il 36% di forza lavoro mancante rispetto alla pianta organica.

Nonostante questo, i numeri sono enormi: a parte le quasi diecimila multe, ci sono i 112mila veicoli controllati (praticamente quasi tutto il parco vetture circolante a Messina) durante le 146 giornate di operazioni in strada. Cosa hanno fruttato? La “regina” delle contravvenzioni è quella all’articolo 7 del codice della strada, dalla piuttosto approssimativa di “inosservanza di obblighi, divieti e limitazioni della circolazione nel centro abitato”, che da sola frutta ben 58mila verbali

Pare, ma non è una grossa scoperta, che la preferita dai messinesi tra le infazioni al codice stradale sia la sosta dove non si potrebbe, qualsiasi tipo di divieto. Per questo, nel 2018, le multe sono state 27.314., staccando tutto il resto: i 3654 che non hanno rispettato i limiti di velocità, per esempio, o gli appena 28 multati per  guida in stato di ebrezza.

Stupiscono, in negativo, i soli 393 verbali per mancanza di assicurazione, e i 1248 perchè privi di revisione: stupiscono perchè, secondo i dati del ministero di trasporti, a Messina i veicoli non assicurati sono l’incredibile numero di 62mila (un terzo delle auto), e quelli non revisionati addirittura 65mila, il 35% del parco circolante.

E i semafori? In quanti non li rispettano, o si fermano oltre la linea orizzontale, attendendo che qualcuno suoni loro il clacson per partire, non potendo ovviamente vedere il verde per averlo alle spalle? Bene, ad essere sanzionati, in tutto il 2018, sono stati solo in 18.

A Messina, poi, apparentemente tutti usano il casco, dato che le multe nel 2018 sono state solo 6, così come pare che tutti parlino al cellulare con gli auricolari, perchè ad essere mutati per “mancato uso di lenti, o di radiotelefoni o di cuffie” sono stati solo 11.

Poi, che Messina non sia una città per chi cammina a piedi sembrava un assunto incontestabile, confermato da chi ogni giorno, ad ogni striscia pedonale, rischia di essere stirato più volte. Un assunto smentito, pare, dai fatti: per “comportamento dei conducenti verso i pedoni” ad essere mutati sono stati appena 12. Praticamente uguali agli otto pedoni multati per il contrario, comportamento verso gli automobilisti…

 

 

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