Torrente Annunziata

 

MESSINA. «Illegale e illegittima. La norma non lo consente». A mettere “la pietra tombale” sulla copertura del torrente Annunziata, un argomento che torna ciclicamente in auge, è l’ex ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca, che più volte in passato è intervenuto sull’importanza della messa in sicurezza del territorio, ricevendo anche duri attacchi (anche se i fatti gli hanno poi dato ragione). «Non è un mio parere. Sulla copertura dei torrenti ci sono disposizioni ben precise, senza considerare l’estrema pericolosità del “tombinare” i corsi d’acqua. Noto con rammarico che si persevera con una sorta di generalizzata demagogia, continuando a parlare di cose irrealizzabili o vietate per illudere la povera gente», spiega, citando nel merito l’aeroporto del Mela: «In Sicilia chiudono gli aeroporti (come quello di Birgi) mentre bisognerebbe pensare a potenziare quelli esistenti. La priorità, come ho sempre ribadito, è la messa in sicurezza del territorio, a partire da strade e autostrade».

Poi entra nel merito sulla copertura del torrente: «I corsi d’acqua che nel tempo sono state chiusi sono zone ad alto rischio: nel momento in cui dovesse esserci una piena gli “alvei strade” potrebbero occludersi, con il conseguente riversamento di fango e detriti sulle carreggiate, che travolgerebbero qualsiasi cosa. Chi continua a insistere su questo argomento non lo dice perché non sa, ma lo fa in malafede», sbotta.

Già durante la scorsa campagna elettorale, l’allora candidato a sindaco con il M5S aveva prospettato invece la copertura “parziale” di alcuni tratti del torrente, con la realizzazione di appositi “ponti” per migliorare la viabilità o da adibire a parcheggi.

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