MESSINA. Contrordine, il pianoforte resta in galleria Vittorio Emanuele, ma si potrà utilizzare solo fino alle 23.30. Il compromesso è stato annunciato dal sindaco Cateno De Luca nel consueto post su Facebook, in cui di chiara di esser sstato convinto dal messaggio che in queste ore sta girando su Facebbok per organizzare la manifestazione spontanea di domenica pomeriggio.

“Il pianoforte non si tocca: ma dalle ore 23:30 si dovrà riposare ! Accolgo il suggerimento di lasciare il pianoforte nella galleria Vittorio Emanuele ma dalle ore 23:30 non si potrà più utilizzare. Faremo una rettifica della delibera seguita da ordinanza ! Questo è il messaggio che mi ha convinto a cambiare idea ! Grazie per il suggerimento !”, ha scritto il sindaco.

Il messaggio a cui si riferisce De luca è la “sollevazione popolare” per lo spostamento del pianoforte dalla galleria Vittorio Emanuele, disposta dall’assessore alla Cultura EnzoTrimarchi dopo un esposto di una cittadina, piuttosto vicina all’amministrazione per aver ricoperto un ruolo dirigenziale apicale durante la sindacatura di Cateno De Luca a Santa Teresa.

Dopo le proteste dei giorni scorsi, è infatti arrivata una manifestazione spontanea, lanciata dall’hashtag #ScusateSeHoDisturbato, che sta “girando” sui social networks, che si terrà “domenica 14 aprile, a partire dalle 18 e fino a sera”

“Nel corso degli ultimi mesi, in tante e in tanti hanno suonato il “Piano per la città” della Galleria Vittorio Emanuele, riempiendo di musica, magia e socialità questo spazio della nostra città, nell’ottica di quell’idea di “cultura bene comune” che aveva animato le attività dell’Assessorato collettivo alle culture della passata Amministrazione e che stava alla base anche della scelta di dotare Messina del suo primo pianoforte pubblico – recita il post su Facebook – E se oggi l’Amministrazione De Luca vuole spostare il piano da un’altra parte “perché disturba”, se oggi le richieste di una singola persona vengono prima di quelle della collettività, se oggi si vuole far finta che non esistano alternative (quali ad esempio una maggiore regolamentazione dell’utilizzo), noi, semplicemente, non ci stiamo. E saremo in Galleria Vittorio Emanuele, domenica 14 aprile, a partire dalle 18 e fino a sera, per dirlo chiaramente e per difendere tutte e tutti insieme questo pianoforte.  Ci saranno musicisti e amatori, ci saranno bambini/e e ragazzi/e che il pianoforte stanno imparando a suonarlo, ci sarà la cittadinanza. E speriamo ci sarete anche voi, per suonare qualcosa se vi va, o altrimenti semplicemente per dire all’Amministrazione De Luca che questo pianoforte non si tocca. E che vorremmo che ne comprassero un altro da destinare al Muricello. E poi un altro, e un altro ancora. Questo è il NOSTRO PIANO PER LA CITTÀ. Ci vediamo in Galleria”.

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Giancarlo
Giancarlo
13 Aprile 2019 11:49

Il tram si toglie, il tram non si toglie… Isola pedonale no, isola pedonale si… Gay Pride si, Gay Pride no… Pianoforte si, pianoforte no…
Oltre che zauddo, è anche schizofrenico.