MESSINA. Non accenna a placarsi la tempesta scatenata dalla bocciatura, ormai una settimana fa, dell’ordine del giorno presentato dalla deputata di Forza Italia Matilde Siracusano che chiedeva di destinare una quota del reddito di cittadinanza per dare un alloggio ai baraccati messinesi. Una settimana di comunicati incrociati, non solo tra i diretti interessati, ma anche tra sostenitori e critici dell’amministrazione.

L’ultimo, in ordine di tempo, è un comunicato di MessinAccomuna, in risposta a una nota del Forum delle donne di due giorni fa, in cui si prendevano le parti dell’amministrazione accusando gli “accorintiani” (che avevano già attaccato Cateno De Luca e Matilde Siracusano). E MessinAccomuna risponde.

“Sorprende, certamente per la tempistica, l’attacco che il forum delle donne capitanato da Clara Crocè, ex sindacalista Cgil e ormai Deluchiana convinta, lancia contro MessinAccomuna e contro altri soggetti politici per l’ennesima bocciatura, facilmente prevedibile, arrivata dal Parlamento, che ha fatto infuriare il Sindaco. Non come Accorintiani, ma semplicemente come movimento civico, desideriamo chiedere al “forum delle donne”: quali sono i finanziamenti arrivati in città su questo delicatissimo tema, da quando si è insediata la nuova Giunta? Forse qualcosa ci è sfuggito, ma per quanto è dato sapere neanche un euro, al contrario risorse sono state destinate per alimentare la neonata società Arisme. I soli fondi di cui si ha certezza, ad oggi, sono quelli che erano stati resi disponibili dall’azione della precedente Amministrazione. Ricordiamo che oltre ai 9 milioni citati dal forum ci sono anche i 18 che vengono dal progetto Capacity, ideato, costruito, presentato e finanziato grazie all’azione della precedente Amministrazione e le importanti risorse a valere sul Piano Operativo per le città Metropolitane (Pon Metro) anche queste recuperate grazie all’azione della precedente Amministrazione, in merito gli atti sono inequivocabili. 

Le azioni poste in essere hanno consentito di cambiare in modo radicale l’approccio al tema del risanamento su due questione fondamentali.  Tra il 2013 e il 2018 si è ottenuto dalla Regione che i fondi derivanti dalla legge 10/90 (quel poco che resta dei famosi 500 mld di lire) potessero essere utilizzati per acquistare le abitazioni e non solo per realizzare nuove costruzioni, consentendo, quindi, anche al sindaco De Luca di accelerare i tempi di approvvigionamento degli alloggi e apprezziamo quindi il fatto che abbia seguito questa strada già tracciata. Ancora più importante è la metodologia definita con il progetto Capacity che, oltre a recuperare importanti risorse finanziarie (18 mln pubblici e 3,6 dai privati), ha consentito per la prima volta nella storia della città, e per quanto si sa anche a livello nazionale, l’erogazione di un contributo a fondo perduto per consentire ai soggetti fragili coinvolti nel processo, l’esercizio di un diritto umano fondamentale: la scelta della propria casa. Grazie a Capacity alcune decine di alloggi sono stati prima scelti e poi acquistati da chi ne aveva diritto. La possibilità di esercitare un tale diritto ha per la prima volta nella storia della nostra città messo da parte l’idea che chi vive nelle baracche sia solo un soggetto debole da aiutare e soccorrere, un “baraccato” a cui solo l’assistenzialismo può dare decoro; è invece necessario restituire a tutti dignità e capacità di azione. Coinvolgere le persone attivamente nel processo di risanamento ci sembra l’unico modo possibile per garantire un reale cambiamento nel tessuto sociale cittadino.

Per questo, e non certo per misero campanilismo, noi cittadini aderenti al progetto politico di MessinAccomuna, vorremmo che l’attuale Giunta, da ora in avanti, utilizzasse questo semplice e potentissimo metodo. Se si comprendesse la portata epocale di tale metodologia atta a promuovere la crescita sociale, si potrebbe applicarla a tutte le risorse disponibili, piuttosto che continuare a sprecare tempo e risorse come ci sembra stia accadendo. Per far ciò è necessario eliminare le clientele e credere nelle persone. Purtroppo gli insulti e le aggressioni mediatiche che il Sindaco scaglia quotidianamente su sindacalisti, lavoratori, soggetti politici e chiunque osi opporsi alle sue vuote parole, ci dicono che il clima non sembra essere esattamente questo. Siamo pronti ad un confronto aperto e sereno con chiunque abbia voglia di ragionare e valutare insieme possibili azioni per  sostenere, migliorare, accelerare la risoluzione del problema delle aree degradate a Messina”.

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