MESSINA. La delibera sulla messa in liquidazione dell’Atm rischia seriamente di non passare, mettendo a rischio tutte l’architettura del riequilibrio messa in piedi dall’amministrazione di Cateno De Luca, che prende carta e penna e scrive ai coonsiglieri, facendo appello al “senso di responsabilità nei confronti della città”.

“Si rappresenta la necessità di approvare la messa in liquidazione di Atm anche in riferimento alla nota a firma del segretario generale del ragioniere generale in merito al divieto di trasferire risorse per il regolarità del Durc. Ai sensi dell’articolo 50 dello statuto Atm è richiesto un quorum di almeno 21 voti favorevoli per l’adozione della delibera di liquidazione: pertanto faccio appello al vostro senso di responsabilità nel porre fine ad una vicenda che rischia di bloccare la prosecuzione del servizio di trasporto urbano, lasciando senza stipendi i lavoratori e facendo saltare la rottamazione richiesta dalla stessa Atm.

Al di là delle posizioni politiche espresse da voi tutti, sulle delibere inerenti il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, è doveroso sottolineare l’inderogabilità della messa in liquidazione di a P emme, quale esplicitazione del senso di responsabilità nei confronti della città, che prescinde deve andare oltre le legittime posizioni politiche espresse che si intende esprimere nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale”

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