MESSINA. L’offensiva di Uil e Cgil contro l’amministrazione di Cateno De Luca non conosce tregua. Stavolta, l’attacco riguarda le drammatiche condizioni di MessinaServizi bene Comune, la partecipata che si occupa di raccolta e spazzamento rifiuti, e nelle parole del presidente e del sindaco (Pippo Lombardo e Cateno De luca) non ha prospettive esattamente rosee.

A piantarle ulteriori stilettate nel pancreas sono i segretari di Uiltraporti e Fp Cgil Michele Barresi e Francesco Fucile.

“Per Messina Servizi pochissimi mezzi di raccolta utilizzabili con il carico laterale – accusano i due sindacalisti – numerosi quelli fermi in via Salandra per guasti anche di poco conto, lavoratori che operano manualmente per garantire la raccolta cittadina, la situazione, mai così critica nel comparto,  è davanti agli occhi del Cda da settimane che si limita però ad additare i cittadini incivili sulla stampa e sui social. La strategia, come annunciato nei giorni scorsi da Fp Cgil e Uiltrasporti,  potrebbe essere finalizzata a far scoppiare il “caso rifiuti” in città per aprire la strada alle privatizzazione del servizio. La Rappresentanza Sindacale Unitaria con nota del 29 ottobre ha segnalato una situazione ormai insostenibile che però puzza tanto di strategia per creare disagio alla cittadinanza”.

“Fp Cgil e Uiltrasporti chiedono alla società Messina Servizi e al nuovo Cda un report preciso dello stato dei mezzi operanti sul territorio e quali siano le cause dei numerosi fermi per manutenzione all’autocentro di via Salandra – continuano Barresi e Fucile – Denunceremo da subito tutto alla Prefettura e agli organi competenti perché potrebbe scoppiare  un’emergenza ambientale in città ed il personale opera in condizione igienico/sanitarie non conformi a garantire il massimo del servizio ed un minimo di decoro urbano”, concludono.

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