MESSINA. Costituzione di un’agenzia per stabilizzare i lavoratori, riorganizzazione dei servizi sociali e riqualificazione della relativa spesa per renderla più produttiva, e nessun licenziamento. E nell’attesa, tutti i servizi prorogati fino al 31 dicembre.

E’ il risultato del tavolo tecnico di ieri sera tra il sindaco Cateno De Luca, i suoi assessori e le sigle sindacali sulle misure del “salvaMessina”. Una buona notizia per i lavoratori e le famiglie, un dietrofront per l’amministrazione, che proprio nei servizi sociali sembrava avesse intenzione di usare la mannaia. E invece no.

De Luca sembra avere le idee chiare: a novembre statuto, a dicembre costituzione e a gennaio partenza. Di cosa? Di una nuova “agenzia”, la seconda dopo Arisme, quella per il risanamento, ed esattamente come la prima, dotata di un consiglio d’amministrazione autonomo. In pratica, il ritorno della vecchia Istituzione per i servizi sociali, dismessa dal Comune quasi dieci anni fa e che oggi potrebbe tornare, per internalizzare i servizi e assorbire i lavoratori che oggi prestano servizio nelle coop. Pronto, pare, anche il nome: “Messina social city“.

I fondi? Quelli comunali, che De Luca aveva sempre additato come eccessivi (la terza voce delle spese di bilancio, ha spiegato più volte il sindaco), non saranno aumentati, anzi diminuiranno di sette milioni. I nuovi servizi sociali targati De luca saranno finanziati con fondi extracomunali, legati a progetti in corso di sviluppo.

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