MESSINA. Cinque parti, sei pagine, trentaquattro punti per tentare di salvare il comune di Messina dal default. E’ la versione definitiva del “SalvaMessina” che il sindaco Cateno De Luca ha messo a punto e presentato stamattina ai capigruppo in consiglio comunale, perchè lunedi l’aula lo discuta e lo approvi.

Tutti i gruppi consiliari, tranne cinque stelle che nel week and si riuniranno con la deputazione regionale e nazionale, hanno espresso la loro condivisione ed hanno formulato degli accorgimenti subito accolti dal sindaco. In serata, fino all’una e mezza di notte, il confronto coi sindacati per limare ulteriormente il documento, che ha finalmente una bozza definitiva.

Ecco quali sono i provvedimenti previsti:

PARTE I

 

PRINCIPI GENERALI ED OBIETTIVI

Di seguito vengono descritti gli elementi propedeutici e necessari per iniziare il percorso di rimodulazione dell’attuale piano di riequilibrio finanziario pluriennale e per garantire una concreta prospettiva di rilancio della nostra comunità:

 

  • verificare le condizioni per rimodulare l’attuale piano di riequilibrio finanziario pluriennale in luogo della dichiarazione di dissesto ed acquisire la relativa asseverazione da parte del Collegio dei revisori dei conti, del ragioniere generale e del segretario generale;
  • avvalersi della facoltà prevista dall’art. 243 bis comma 5 TUEL procedendo alla rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale tenuto conto che il Consiglio Comunale deve procedere alla relativa approvazione entro e non oltre il 23 novembre 2018;
  • articolare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale in un arco temporale più ampio possibile fermo restando il rispetto delle previsioni ex art. 243 bis comma 5 bis;
  • inserire nelle misure e nelle azioni del piano di riequilibrio finanziario pluriennale esclusivamente previsioni che si basino su preventivi provvedimenti che ne garantiscano l’attuazione e la sostenibilità;
  • riaccertare la massa debitoria al 31 dicembre 2013 con gli elementi di conoscenza al 30 settembre 2018 per eventuali debiti non inseriti nel vigente piano di riequilibrio;
  • accertare l’esistenza di eventuali nuovi debiti insorti da 2014 in poi con gli elementi di conoscenza al 30 settembre 2018 per procedere, previo riconoscimento, alla relativa copertura finanziaria nell’ambito del bilancio 2019 – 2021 ai fini del riconoscimento;
  • attuare ogni utile e preventiva azione per abbattere la massa passiva inserita nel piano di riequilibrio con particolare riguardo ai debiti certi;
  • riclassificare la massa passiva inserita nel piano di riequilibrio con particolare riferimento ai debiti per contenziosi al 30 settembre 2018;
  • istituire e/o ripristinare il fondo rischi e fondo crediti di dubbia esigibilità del sistema delle partecipate con modalità altamente prudenziali ed in base alle regole vigenti;
  • Ridurre i costi correnti di gestione del palazzo municipale e del sistema delle partecipate di almeno 10 milioni di euro l’anno per finanziare i circa 52 milioni di euro di somme non accantonate dal 2014 al 2017 dal precedente piano di riequilibrio finanziario e sostenerne l’attuazione fino al 2033;
  • Aumentare le entrate correnti di almeno 10 milioni di euro l’anno mediante una complessiva azione di contrasto ad ogni forma di elusione ed evasione dei tributi comunali per sostenere politiche di investimento per riqualificare il patrimonio immobiliare del comune di Messina;
  • Fermo restando il rispetto dei superiori principi in merito alla necessità di ridurre di 10 milioni di euro annui i costi correnti del comune e del sistema delle partecipate mediante le misure individuate nelle successive parti e l’aumento delle entrate correnti di almeno 10 milioni di euro annui derivanti dalla strategia di contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, saranno attivate le soluzioni contrattuali per salvaguardare tutti i posti di lavoro nell’ambito dei servizi comunali, dei servizi sociali e delle partecipate;
  • Fermo restando il rispetto dei superiori principi in merito alla necessità di ridurre di 10 milioni di euro annui i costi correnti del comune e del sistema delle partecipate mediante le misure individuate nelle successive parti e l’aumento delle entrate correnti di almeno 10 milioni di euro annui derivanti dalla strategia di contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, i processi di stabilizzazione ed aumento delle ore a full time fino al massimo consentito dai relativi CCNL saranno attivati per i dipendenti comunali e per i dipendenti delle partecipate compatibilmente con le modalità ed i tempi previste dalle normative di settore;

 

 

 

PARTE II

 

PROVVEDIMENTI CON EFFETTI DIRETTI SUL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE:

 

Di seguito si riportano gli ambiti interessati all’azione di riorganizzazione e razionalizzazione per garantire risorse certe per il finanziamento del piano di riequilibrio:

 

  1. revisione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale con l’eliminazione delle misure e delle azioni che non si sono concretizzate nell’arco temporale 2014 – 2017 o di dubbia legittimità e precisamente:
  • misura 1 – rideterminazione entrate tributarie- azione 4 (riforma del catasto L. 23/2014)  entrata prevista € 30.160.000,00;
  • misura 6 – servizio idrico AMAM entrata prevista € 23.144.266,89;
  • misura 10 – incremento tributi – azione  (entrate servizio numerazione civica) entrata prevista € 800.000,00;
  • misura 10 – incremento tributi – azione 3 (concessione mercato domenicale) entrata prevista € 57.737,00;
  • misura 10 – incremento tributi – azione 4 (maggior entrate ampliamento mercato Aldisio) entrata prevista € 121.306,00;
  • misura 10 – incremento tributi – azione 5 (entrata per incremento luci votive) entrata prevista € 1.120.000,00;

 

  1. riorganizzazione dell’attuale servizio di trasporto pubblico di ATM ed allineamento economico – finanziario alle previsioni del vigente piano di riequilibrio finanziario pluriennale:
  • misura 5 – minori trasferimenti ATM dal 2014 al 2023 € 31.496.700,00;
  • trasformazione in società di capitale pubblico;

 

  1. riduzione del 50% della spesa corrente destinata ai servizi sociali attualmente finanziata con il bilancio comunale e relativa riqualificazione in base ai seguenti criteri:
  • mappatura degli effettivi bisogni della comunità;
  • prioritaria erogazione dei servizi sociali obbligatori per legge;
  • rideterminazione dei criteri di compartecipazione degli utenti ai costi dei servizi e verifica della possibilità economica dei soggetti obbligati a prestare assistenza per legge nell’ambito della famiglia e del grado di parentela;
  • utilizzo dei fondi extra bilancio comunale per sostenere i costi correnti dei servizi sociali non più coperti dal bilancio comunale;
  • gestione in house dei servizi sociali utilizzando prioritariamente anche il personale comunale previa attività di riqualificazione e ricollocazione dello stesso;
  • utilizzo dei fondi extra bilancio comunale per dotare il nuovo ente municipale di gestione dei servizi sociali di adeguati beni strumentali;

 

  1. internalizzazione dei servizi comunali e delle partecipate mantenendo affidati a terzi esclusivamente i servizi che non è economicamente conveniente internalizzare.

 

  1. istituzione dei centri di servizio allargato di gruppo a regia municipale finalizzato alla valorizzazione del personale ed al rafforzamento dei servizi comunali utilizzando gli appositi istituti contrattuali.

 

  1. riorganizzazione dei servizi municipali e ridistribuzione degli appositi spazi fisici del comune e del sistema delle partecipate finalizzati ad eliminare i fitti passivi ed a rendere più efficiente ed economico l’organizzazione allargata di gruppo.

 

  1. armonizzazione dei sistemi informatici ed utilizzo di un’unica piattaforma gestionale per le attività municipali e del sistema delle partecipate.

 

  1. riorganizzazione e razionalizzazione dell’apparato burocratico comunale e del sistema delle partecipate mediante la riqualificazione e ricollocazione del personale dipendente e consequenziale rideterminazione delle dotazioni organiche anche al fine di dichiarare eventuali esuberi di personale che non più funzionale alle specifiche strategie di riqualificazione e ricollocazione;
  2. riduzione di almeno il 70% degli attuali costi di gestione ed oneri energetici degli impianti sportivi con l’affidamento pluriennale a soggetti privati disponibili a farsi carico della manutenzione ordinaria, straordinaria ed interventi per il fotovoltaico ed efficientamento energetico delle strutture anche mediante singoli project financing.

 

  1. istituzione dell’ufficio unico delle entrate comunale finalizzato al contrasto dell’evasione ed elusione tributaria municipale e del sistema delle partecipate.

 

  1. utilizzo prioritario dei fondi extra bilancio comunale per sostenere in tutto o in parte gli attuali costi dei servizi correnti a carico del bilancio comunale distinguendo le spese correnti obbligatorie comunque a carico del bilancio comunale.

 

  1. Definizione dei rapporti economici tra il comune e l’Università degli studi di Messina e con altri enti pubblici e privati per gli immobili comunali concessi in uso gratuito.

 

  1. Riorganizzazione degli orari di lavoro e di apertura degli uffici per migliorare i servizi agli utenti e per razionalizzare i buoni pasto per i dipendenti comunali e delle partecipate.

 

 

 

PARTE III

PROVVEDIMENTI DI SUPPORTO AL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE:

 

  1. Verifica delle condizioni economico e finanziarie per evitare l’avvio delle procedure di gara per l’individuazione del soggetto privato per la gestione settennale del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani;

 

  1. Modifica dello statuto di Messina Servizi bene comune per l’affidamento alla stessa delle attività di monitoraggio e controllo sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, qualora sarà privatizzato, cura del verde urbano, delle ville, gestione dei cimiteri e di tutti i servizi di decoro urbano che non possono essere coperte con l’entrata della TARI ivi inclusa la gestione dell’anagrafe animali domestici e dei ricoveri per animali domestici e randagi. Il personale che non sarà destinato al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani rimarrà in servizio in Messina Servizi Bene Comune per lo svolgimento delle predette attività;

 

  1. Istituzione di un ufficio speciale o apposita società di valorizzazione immobiliare per la riclassificazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare mediante l’individuazione dei cespiti da mantenere nel patrimonio municipale e quelli da dismettere.

 

  1. Revoca di tutti i provvedimenti agevolativi a carattere socio – assistenziale, tranne per quelli che riguardano i disabili gravi e privi di assistenza familiare, ed istituzione del baratto amministrativo finalizzato: al recupero dell’evasione ed elusione corrente; al ridimensionamento del fondo crediti di dubbia esigibilità; alla riduzione dei costi per i servizi urbani.

 

  1. Investimenti in beni durevoli finalizzati alla riqualificazione e razionalizzazione della spesa corrente.

 

  1. Istituzione di un ufficio comunale finalizzato alla programmazione, reperimento fondi extra bilancio comunale, progettazione ed accelerazione della spesa anche ai fini del conseguimento delle soglie premiali.

 

 

  1. Razionalizzare e riprogrammare tutte le risorse extracomunali riducendo la frammentazione e duplicazione di interventi omogenei riducendoli a interventi quadro – sistema.

 

  1. Completamento dei processi di stabilizzazione dei lavoratori precari dei servizi municipali e del sistema delle partecipare ed avvio graduale dell’aumento delle ore in relazione al piano di pensionamento dei dipendenti part – time già in servizio.

 

  1. Definizione di tutte le attività arretrate dei singoli dipartimenti e consequenziale emissione dei provvedimenti finali.

 

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