MESSINA. “Messina esisteva prima di De Luca e starà molto meglio quando De Luca andrà via, non è una grande Santa Teresa”. Non le manda a dire Giovanni Mastroeni, segretario generale della Cgil, “padrone di casa” della conferenza congiunta dei segretari della triplice sindacale, che per quaranta minuti hanno martellato contro il sindaco Cateno De Luca, contro le sue politiche del lavoro, ma soprattutto contro il continuo “snobbare” il confronto sindacale. Per quattro volte il confronto programmato non si è svolto, e adesso ne è previsto uno per il primo di ottobre, “con 43 soggetti allo stesso tavolo, dopo che per 93 giorni non ci siamo mai visti perchè non ha voluto riceverci”, attacca un inviperito Mastroeni.

Che poi passa ad elencare una serie di numeri inquietanti: “Siamo fortemente preoccupati: non solo non si fanno politiche di sviluppo, ma si crea invidia tra chi il lavoro ce l’ha e chi non ce l’ha. In 92 giorni sono stati persi 92 posti di lavoro, uno al giorno: sono i 44 autisti Atm interinali ai quali nno è stato rinnovato il contratto, ci sono i 15 dell’ex Cea e oggi all’Amam, che lavoravano da 40 mesi e invece si è dato il servizio all’esterno. Sono i 30 della vigilanza venatoria, di competenza della Città metropolitana, la gara dei quali De Luca ha fermato. Ci sono i 3 lavoratori di Innovabic, il cui contratto di servizio col Comune è stato strappato”. Non solo.

“Ce ne sono altri in bilico – continua Mastroeni –  80 quelli del servizio mense, 50 persone del servizio pulizia del Comune. L’Atm è stata depotenziata, aveva dei debiti ma era una realtà che funzionava con un’offerta di servizio pubblico di qualità. Ed è stata smontata. Il 29 giugno in una delibera di intenti (che assolutamente non condividiamo) si diceva che Amam e Atm dovevano essere messe assieme in una multiservizi, cosa giuridicamente impossibile”, spiega ancora Mastroeni, che conclude con una domanda “Dove vuole andare a parare?”. Infine la considerazione conclusiva: “Rappresenta il 24% dei messinesi, e sta dimostrando che il 76% ha fatto bene a non votarlo”.

Mastroeni, parlando per primo, ha messo già sul tavolo tutti gli argomenti, quindi a Tonino Genovese, segretario della Cisl, toccano le sfumature: “Sappiamo che le condizioni del Comune non sono rosee, lo abbiamo fatto sapere alle precedenti amministrazioni: non si può mantenere lo status quo. Se mette in campo azioni che influiscono sul lavoro, che è materia di sindacato, forse il confronto non andava fatto il primo ottobre, ma prima”. Genovese punta poi ai servizi sociali: “Lo abbiamo denunciato che l’offerta è incoerente con i bisogni della città, ma non è vero che la maggior parte dei fondi per i servizi vengono dal bilancio comunale, anzi, razionalizzando e intercettando fondi si possono mantenere gli attuali livelli occupazionali”.

La conclusione tocca a Ivan Tripodi, segretario Uil, che De Luca sceglie di attaccarlo frontalmente: “Ha un concetto della democrazia molto intermittente. In questi tre mesi, a parte annunci su Facebook e quotidiane provocazioni non abbiamo visto molto. De Luca sta dividendo la città, ma la luna di miele sta finendo. Siamo chiari, non ci piacciono le sue politiche, si è convinto che può fare tutto da solo. Invece è necessario ragionare nel merito e capire che modello di città ha. Sulla sanità che idee ha? E sull’autorità portuale? E sui Patti per Messina, e sul Masterplan? Non può dire che è sempre colpa degli altri. In tre mesi vi è un deficit di democrazia. In tre mesi non ho mai sentito parlare di legalità e di lotta alla mafia”.

Infine l’affondo di Mastoeni, seguito da un lungo applauso: “De Luca ha massacrato il trasporto pubblico, è il peggiore sindaco nella storia democratica di Messina”

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Pippo
Pippo
25 Settembre 2018 13:43

So solo che da qualche mese non posso più prendere il bus per Papardo perchè non rispetta più gli orari e non arriva più in centro. Ci eravamo abituati a riprendere i mezzi pubblici con fatica, ci siamo abituati a riprendere l’auto in un mese.

Nino
25 Settembre 2018 13:53

Una vergogna! Forse ci vorrà un po’di tempo ma molti se ne accorgeranno a proprie spese del danno che sta facendo…

Clara
Clara
25 Settembre 2018 15:16

Eh questo è niente che vi aspettavate da de Luca che fin da candidato aveva detto che avrebbe licenziato i 44 interinali, già quelli che mancando hanno causato la rimodulazione. MESSINESI che tanto parlavate contro foti è co prendetevi sta sottospecie di sindaco e tutto il caos che sta causando. #delucadimettiti

Tina
Tina
25 Settembre 2018 15:28

Io so solo che non ci sono più autobus verso le periferie e se ci sono li vediamo molto poco e adesso vuole togliere il tram? Allora vuole distruggere il servizio pubblico. In 92 giorni 92 posti di lavoro persi, sindaco della disoccupazione e del caos. Fiera di non averti votato, non fiera dei miei concittadini, illusi da questo essere distruttivo

Nino
25 Settembre 2018 16:50
Reply to  Tina

Io sono infatti uno dei 92,e non auguro a nessuno di passare ciò che noi stiamo passando e tutto quasi nel completo silenzio della cittadinanza, anzi direi in molti casi nella derisione di molte persone.Ma come si fa ad essere felici se un padre di famiglia monoreddito (quarantasettenne) all’improvviso viene buttato in mezzo alla strada? Grazie Sig.Sindaco

Tina
Tina
26 Settembre 2018 21:04

Leggo di commenti soddisfatti per il licenziamento di 92 padri di famiglia alcuni di quali monoreddito. Sottolineando con parole de “La pacchia è finita “.
Voi siete degni di de Luca e spero per voi,piccoli invidiosi ignoranti,che non proviate mai cosa significa l angoscia di essere buttati per strada da un giorno all altro. Vergognatevi.