MESSINA. Una pista ciclabile e pedonale attorno ai laghi di Ganzirri, all’interno della riserva naturale orientata “Laguna di Capo Peloro”. Un luogo che “possiede caratteristiche ambientali e paesaggistiche tra le più interessanti dell’intero territorio comunale, sottoposte all’aggressione del caotico traffico veicolare, particolarmente intenso nella stagione estiva per effetto della considerevole affluenza dei bagnanti”.

E’ la scheda progettuale di uno degli interventi finanziati con il Pon Metro, il piano operativo nazionale per le quattordici città metropolitane. L’asse 2, dedicato alla “sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana”, prevede un percorso dedicato a ciclisti e amanti delle passeggiate diviso in lotti: il primo, finanziato con un milione e 700mila euro è in fase di avvio.

Cosa prevede il progetto? La realizzazione di un primo tratto del circuito ciclabile denominato “Lungomare”  per una lunghezza di circa due chilometri, raccordato alla fermata delle linee di trasporto urbano per garantire l’intermodalità tramite la strada “raccordo bivio Due torri-Margi”. Su quest’ultima sono previsti interventi di moderazione del traffico veicolare e di miglioramento della segnaletica stradale orizzontale e verticale, che consentano a pedoni, ciclisti e automobilisti la contemporanea fruibilità in sicurezza della sede stradale.

“Il circuito Lungomare è certamente il tratto più rappresentativo dell’intero intervento sia per l’affaccio sul paesaggio dello stretto di Messina che per il collegamento diretto con la fermata delle linee di trasporto urbano e, in particolare della linea “79”, definita “linea forte” per la frequenza elevata che rende possibile il collegamento, tramite il servizio di trasporto pubblico, tra zone ad elevata densità abitativa e il centro urbano”, si legge nella scheda.

La pista ciclabile si sviluppa lungo la via Circuito (denominata viale delle Palme),  larga strada a doppio senso di circolazione in gran parte priva di marciapiedi, e lungo la via Primo Palazzo, strada a senso unico di circolazione anch’essa priva di marciapiedi, con un percorso promiscuo ciclopedonale, a doppio senso di circolazione, di larghezza pari a 2,50 m separato dalla sede destinata ai veicoli a motore mediante idoneo spartitraffico longitudinale, fisicamente invalicabile, e interrotto esclusivamente in corrispondenza dei varchi carrabili autorizzati.

Nell’ultimo tratto della via Primo Palazzo, delimitato su entrambi i lati dai fabbricati del villaggio “Torre Faro” e recentemente oggetto di riqualificazione architettonica mediante la realizzazione di una nuova pavimentazione stradale in pietra lavica e di un nuovo impianto di pubblica illuminazione, si prevede solo un’adeguata segnaletica stradale verticale ed orizzontale che segnala la presenza di biciclette. La fine dei lavori è prevista per il 31 dicembre 2020.

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[…] Fonte: Letteraemme […]