MESSINA. La percezione è di vivere in una specie di barrio colombiano, ma i numeri dicono il contrario: se nelle classifiche di vivibilità Messina non si piazza stabilmente ultima, il merito è anche dei buoni (a tratti ottimi) risultati ottenuti nelle graduatorie dell’ordine pubblico.

Circostanze confermate nei dati diffusi dal Ministero dell’Interno su reati e delitti compiuti nel 2016: su 106 province italiane, più “tranquille” di Messina ce ne sono solo 19. Un dato quasi invidiabile, frutto dei 17.651 delitti commessi durante tutto il 26, un 11% abbondante in meno rispetto al 2015, ma soprattutto una bassissima media di delitti commessi ogni centomila abitanti: “appena” 2272.  Capeggia la classifica Milano, vero “postaccio” con ben 7.376 denunce per 100mila abitanti, poi Rimini, Bologna, Torino, Prato e Firenze, mentre la prima siciliana è Catania (32esima) e poi Siracusa (39esima).

Come è possibile? La provincia di Messina si pazza benissimo nella classifica sui furti, al 96mo posto (su 106) con 1421 per centomila abitanti, e sorprendentemente bene sulle 25 province della graduatoria delle associazioni mafiose (classifica capeggiata da Reggio Calabria): terzultima, con solo venezia e Milano con meno reati frutto di associazione mafiosa. Peggiora invece il risultato per associazioni a delinquere semplici, in cui al primi posti si classificano sorprendentemente Bolzano con 5722 reati di associazione a delinquere ogni 100mila abitanti, poi Siena (5217) e Trento (4085), mentre Messina ne conta 2513.

Metà classifica nelle estorsioni (16,34 ogni centomila abitanti), con Nuoro prima (33,51) e Treviso ultima, una specie di paradiso in cui si registrano solo 4 richieste di pizzo su 100mila abitanti. E gli omidici, anche tentati? Nuoro si conferma la più pericolosa d’Italia, con 21,78 episodi su una base di centomila abitanti, Messina si piazza invece parecchio bene, con cinque episodi su 100mila abitanti.

 

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