“Se qualcuno pensa che per il timore di essere considerato razzista dovrei tacere anche di fronte ad evidenti nefandezze, vergogne e squallori frutto di inqualificabili azioni di una nutrita frangia di migranti, si è sbagliato di grosso! Io non ci sto!”, così esordisce il consigliere comunale Libero Gioveni.
 
E pare non esserci pace per la piccolissima villetta del centro cittadino, immersa nel degrado ben prima dell’arrivo al Liberty dei minori migranti: “Quasimodo” (ex Royal), nella quale bivaccano decine e decine di migranti e extracomunitari in genere, la maggior parte dei quali vanno anche oltre con i loro disdicevoli comportamenti. Mi sono pervenute parecchie segnalazioni da parte di cittadini esasperati, preoccupati e indignati  che continuano ad assistere a scene raccapriccianti: molti di questi giovani, oltre ad occupare massicciamente i giochi per i bambini sdraiandosi persino sugli scivoli o sulle giostrine (vietandone di fatto l’uso ai piccoli con buona pace dei genitori costretti a tornare indietro), oltre a sporcare la villetta trasformandola in un’autentica latrina, si rendono protagonisti anche di gesti estremi: urinano mostrandosi “come mamma li ha fatti”, insultano, alcuni si ubriacano, minacciano, rompono bottiglie di birra, urlano – prosegue il consigliere – con tutto ciò che ne consegue nei confronti di chi vorrebbe semplicemente trascorrere dei momenti di relax all’interno di questo centralissimo spazio urbano”.
 
“Possibile – si chiede il consigliere comunale – che nessuno degli organi preposti si accorga di questo scempio? Possibile che nessuno controlli cosa vanno a fare in giro queste persone? Possibile che, solo perché ci riempiamo ormai tutti la bocca con la parola “accoglienza” per apparire buonisti, si debba permettere tutto questo? Possibile che non ci si renda conto del degrado che in città aumenta a vista d’occhio giorno dopo giorno anche a causa di questa di smisurata invasione?
Mi appello urgentemente, quindi – conclude Gioveni – a tutte le autorità adite (prefetto, sindaco, polizia municipale, assessorato ai servizi sociali ecc.) affinché si convochi subito un tavolo tecnico per adottare delle soluzioni a questa e a tante altre situazioni di disordine e potenziale pericolo già segnalate in altre zone della città”.
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