MESSINA. Tecnicamente, la collocazione non è nemmeno peregrina: non saranno proprio dentro, ma almeno sono appoggiate al malridotto cassonetto riservato alla plastica. Sono le due metà di un serbatoio domestico per l’acqua che una mano ignota ha tagliato in due e piazzato accanto ai cassonetti per la differenziata all’inizio di corso Cavour, qualche metro dopo l’incrocio con viale Boccetta, e che potrebbero sembrare, ad occhio poco allenato, un’installazione artistica, con forme che ricordano vagamente il posteriore di maialini o elefantini dei fumetti, colorati di blu. Ovviamente, la parte concava dei contenitori non ha tardato a riempirsi di spazzatura che qualcuno ha giustamente pensato di buttarci dentro, non si sa spinto da quale motivazione.

Dopo una settimana, il serbatoio tagliato in due è ancora lì, al suo posto, con l’unica differenza che, invece che addossato al cassonetto, la plastica azzurra è migrata di un metro e mezzo attraverso il marciapiede, affiancata adesso all’aiuola che dà sulla fontana della Pigna, monumento proveniente probabilmente da un cortile dell’antico Seminario Arcivescovile e originariamente posta sul viale Boccetta, che nel maggio del 1988 venne spostata nella vicina Piazza Seguenza. E che oggi è contornata da quello che resta di un serbatoio dell’acqua ad uso familiare. Blu. Lì da una settimana.

 

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