PALERMO.  Il nome di Vincenzo Franza ricorre spesso nelle 300 pagine di ordinanza del gip Marco Gaeta.  Sono tanti particolari che lo vedono coinvolto ma solo una vicenda è quella che vede indagato per concorso in corruzione. Si tratta dei presunti accordi tra Orazio Gisabella e Sergio La Cava. Un dare e avere tra un luogotenente dei Ros di Perugia, Gisabella, e il presidente della Ngi, Sergio La Cava. La Ngi, cioè una società collegata al gruppo Franza. La Cava, poi, è legato da rapporti personali con Franza. Gisabella e La Cava, secondo quanto ricostruito dalla Procura palermitana si accordano perché Gisabella produca un esposto contro la Ustica Lines di proprietà di Ettore Morace, arrestato nell’ambito della stessa operazione Mare Monstrum.

Un esposto che Gisabella si premurava di fare ricevere ai magistrati palermitani per fare avviare un procedimento contro Morace.  In cambio La Cava prometteva l’assunzione della figlia, Alessia Gisabella con contratto a tempo indeterminato e con inquadramento al quarto livello presso la Caronte&Tourist Isole Minori spa della quale Franza è legale rappresentante.

Un’assunzione che adesso grava su Vincenzo Franza, indagato per avere dato il suo assenso all’assunzione della ragazza. 

Una conversazione in particolare tra Gisabella e La Cava sembra appesantire la posizione di Franza: È il 6 agosto del 2016,  La Cava si rivolge così a Gisabella: “Ho capito eh quella cosa è importantissima perché se riuscissimo a sapere le cose anche 24 ore uno dice aspetta sai domani che è? Allora là gli dai prova che insomma noi dobbiamo arrivare al punto dobbiamo sistemare anche la ragazza… io ora gli faccio un messaggio all’ingegnere che è in albergo… gli dico che gli devo parlare vediamo che mi dice eh così intanto gli dico perché ancora quello che mi hai scritto ieri non gli ho detto niente eh devo cominciare a introdurre il discorso tu se hai notizie piuttosto ah da Bari niente?”

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