MESSINA. Si è tenuto stamani, a Palazzo Zanca, l’incontro fra l’Amministrazione e i notai Silverio Magno e Maria Rosa Puglisi per il rogito della compravendita di 20 alloggi da destinare agli aventi diritto inseriti nelle aree di risanamento, in presenza del sindaco Cateno De Luca, del vicesindaco Salvatore Mondello, del presidente di Arismè Marcello Scurria e dei componenti del Cda Alessia Giorgianni e Giuseppe Aveni.  Le abitazioni, comprate a un prezzo medio di 80mila euro, sono dislocate su tutto il territorio comunale, da Giampilieri a Mortelle.

In tutto, le abitazioni necessarie per ospitare i settemila cittadini delle favelas messinesi sono più di 2000. Per reperirle sul mercato, lo scorso anno fu emanato un bando, con scadenza fissata al 25 settembre 2018, che permise di “censire” circa quattrocento alloggi nella disponibilità delle agenzie, oltre ad altri 500 che secondo le stime del Comune erano stati proposti da privati. Obiettivo dell’Amministrazione era quello di procedere entro lo scorso 31 ottobre con lo sgombero degli abitanti e prima della fine di dicembre con la demolizione di tutte le baracche presenti sul territorio comunale.

«L’acquisto di oggi è stato effettuato con i fondi Pon Metro – ha spiegato il Sindaco – e riguarda i primi 20 immobili; l’11 novembre avverrà la compravendita di altre trenta unità abitative per completare così la rendicontazione del Pon Metro, che riguarda circa 3 milioni e mezzo di euro. L’Agenzia per il Risanamento sta selezionando settanta immobili per assegnarli a Capacity, che non ha più immobili, e per noi è fondamentale mettere a sistema tutti i programmi. Tra il 15 e 20 dicembre si chiuderà uno stock importante di 100 – 120 immobili secondo la legge 10, per i quali non abbiamo problemi di rendicontazione, ma di cui ora è stata sollecitata la spendibilità, perché abbiamo sottoposto con forza il tema alla Regione Siciliana».

Attualmente, secondo riferito dal sindaco, ci sarebbe una disponibilità di circa 18 milioni di euro della legge 10, da spendere “assolutamente” tra il 15 e 20 dicembre, dato che ne arriveranno in seguito altri 25 che saranno formalmente assegnati soltanto dopo avere speso i precedenti 18.  «L’obiettivo conclusivo è quello di arrivare all’acquisto di circa 300 immobili che ci consentirà di risolvere varie criticità. Con l’atto di oggi ovviamente si rompe l’incantesimo perché coloro che hanno dato la disponibilità volevano vedere concretamente da parte del Comune il passaggio dall’avviso all’atto concreto», prosegue De Luca, che fa riferimento quindi ai nuclei familiari ospitati in 4 ex plessi scolastici: «Abbiamo le risorse per coprire sino a 200 – 250 nuclei familiari e pagare l’affitto per due anni, ma un primo avviso dell’Agenzia ha dato riscontro solo per sei immobili; lo ripubblicheremo tra qualche settimana. Invito tutti a dare la disponibilità perché siamo disposti a stipulare un contratto pagando anticipatamente pure un anno di fitto pur di risolvere definitivamente questo problema».

Ad intervenire è stato anche il presidente di Arismè Marcello Scurria, che qualche giorno, facendo eco a una dichiarazione dello stesso De Luca, aveva fatto il punto sulla mancata adesione di migliaia di proprietari di alloggi sfitti all’avviso pubblico del Comune e dell’agenzia per il risanamento. «Lavoriamo dallo scorso maggio dopo un iter burocratico complesso portato avanti in nome della trasparenza e della garanzia. Oggi – ha commentato – si conclude la prima tranche di acquisti di alloggi rispettando i tempi necessari per arrivare alle stipule dei contratti nel pieno rispetto delle regole. È intenzione dell’Amministrazione acquistare altri venti alloggi per destinarli ai trentasei nuclei familiari delle case D’Arrigo. Quando raggiungeremo il numero necessario, si procederà alla selezione delle varie tipologie abitative e della loro posizione territoriale agli aventi diritto, ritenendo che un cambio di zona possa anche favorire l’integrazione sociale nel tessuto cittadino. Il nostro obiettivo è raggiungere 200 alloggi entro dicembre per completare il risanamento di Fondo Fucile e definire le assegnazioni ancora parziali di Camaro Sottomontagna, Annunziata e via delle Mura. Relativamente allo sbaraccamento, avvieremmo demolizioni parziali che fanno seguito all’incontro con Arpa E Spresal, l’ufficio dell’Asp che si occupa della bonifica dell’amianto».

 

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