MESSINA. «A rischio la qualità e la quantità dei servizi. La riorganizzazione dei Dipartimenti sia, sempre se possibile, spunto di crescita e non strumento elettorale del sindaco De Luca. La domanda che dovrebbe porsi il primo cittadino, è se le attività gestite del Servizio cultura, non necessitino anche di un presidio costante dei lavoratori a tutela dei beni conservati con l’obiettivo di incrementare i servizi da rendere all’utenza». Questo è quanto sostiene la Fp-Cgil sul provvedimento firmato dalla dottoressa Rossana Carrubba che ha “movimentato” oltre 500 dipendenti al fine di definire nuovi equilibri all’interno degli uffici, a seguito delle riduzione dei dipartimenti, da 22 ad 8 (cui si aggiunge l’ “Organismo di Staff”), voluta dal sindaco De Luca.

«Una rivoluzione organizzativa che rischia però di lasciare sul campo morti e feriti», è come la definiscono il segretario aziendale della Fp-Cgil di Palazzo Zanca, Giuseppe Previti, ed  il segretario provinciale Francesco Fucile. «Questa manovra non solo ha comportato grandi disagi al personale, ma soprattutto ha messo a serio rischio l’erogazione di alcuni Servizi resi ai cittadini. Solo chi si gira dall’altra parte non si accorge della situazione che si è venuta a creare al Comune di Messina. Una confusione indescrivibile con i Dirigenti che girano da un servizio all’altro senza avere il tempo necessario per poter leggere, con la dovuta attenzione, le carte che sottopongono loro i vari funzionari; per non parlare delle difficoltà che sta vivendo il personale trasferito che in alcuni casi non trova addirittura le sedie e le scrivanie per potere lavorare».

Il sindacato, in particolare, lancia un grido d’allarme per quanto riguarda il neo Servizio – Cultura che comprende Gamm (Galleria d’Arte Moderna Messina), la Biblioteca e l’Archivio, il servizio di Valorizzazione Beni Culturali e l’Antiquarium. «In questo Servizio – evidenzia la Fp Ggil – la situazione è divenuta complicata, perché, oltre alla normale erogazione dei servizi al pubblico, vi sono anche eventi importanti come il “Ferragosto Messinese”, le ”Barette”, Il Natale e Capodanno, ma anche la partecipazione a progetti impegnativi voluti dall’Amministrazione stessa come “La Scuola degli Antichi Mestieri” e “Le Rotte di Lepanto”».

«Potrebbero essere seguiti anche altri progetti, potrebbe essere rafforzato e meglio sostenuto il settore della valorizzazione dei beni culturali, (fontane e forti) ma, purtroppo, il personale impegnato in attività ordinarie non riesce a svolgere ulteriori compiti. La situazione è divenuta complicata in quanto è stata trasferita la responsabile del Servizio che si occupava, insieme ad altre unità di personale, della Valorizzazione, del Ferragosto messinese, della Scuola degli Antichi mestieri ecc. Il servizio è stato privato anche di altre tre unità che svolgevano mansioni specifiche in biblioteca essendosi qualificato nel tempo anche grazie alla formazione della Sovrintendenza».

«La rimodulazione del personale mediante il trasferimento di quattro dipendenti, di cui la responsabile del settore cultura e altri tre che svolgevano mansioni di aiuto bibliotecario – continua il comunicato – e che in alcuni casi rappresentano la “memoria storica” di questo Dipartimento, creerà non pochi problemi: si comprende bene, vista l’esiguità di personale, che sarà difficile migliorare quelle attività che si svolgevano contemporaneamente in biblioteca (visite guidate, laboratori, incontri culturali, attività con le scuole ) ma anche migliorare quelle iniziative tipiche del servizio cultura  (Gamm, Eventi culturali e religiosi)».

«Tutto ciò – ribadisce la FP CGIL – graverà sempre più sul personale impegnato a mantenere 24 ore settimanali di apertura al pubblico, che dovrà contestualmente svolgere le normali attività ordinarie di biblioteca (catalogare libri dati in lascito da Fondazioni o/e privati, assistere il pubblico nella ricerca, prestiti, tessere, sezione ragazzi ed adulti, organizzare eventi, e nel contempo continuare ad erogare i normali servizi culturali di valorizzazione e ed eventi che coinvolgono la cittadinanza. Quindi, a prescindere dai blitz e dalle fantasiose valutazioni del Sindaco De Luca che non ha alcun titolo e competenza a valutare i c.d. “carichi di lavoro” non più utilizzati in alcuna Amministrazione Pubblica, questa ultima rimodulazione del personale limiterà particolarmente la possibilità di crescita della Biblioteca che, negli ultimi anni, ha registrato un notevole aumento di presenze, del numero di prestiti e di eventi culturali (anche se da un’inchiesta di Letteraemme ne emerge il contrario a causa degli orari poco consoni alle esigenze del pubblico, ndr).»

«Si evidenzia tuttavia che invece avrebbe bisogno di personale sufficiente a garantire orari di apertura  più idonei alle esigenze della cittadinanza, per consentirne la normale fruizione del pubblico affinché possa continuare ad essere un vero presidio culturale e punto di riferimento  per i messinesi». Alla luce di ciò, la Fp Cgil  invita la dottoressa Rossana Carruba a valutare l’opportunità dei trasferimenti posti in essere nei confronti dei dipendenti della Pubblica Istruzione e Cultura, in modo che i servizi erogati ai cittadini possano continuare e, possibilmente, migliorare per consentire a Messina di raggiungere i livelli che merita.

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