MESSINA. I volontari di Puli-AMO Messina tornano al lavoro dopo il blocco imposto dall’emergenza Covid-19. L’area archeologica di Largo San Giacomo, adottata dall’associazione nel 2016 e divenuta un simbolo del lavoro di pulizia urbana, è stata la prima zona ad essere bonificata, come hanno scritto gli stessi volontari sui loro canali social.

“Se i nostri volontari – si legge sul profilo facebook di Puli-AMO Messina – erano in quarantena forzata, la natura è stata tutt’altro che ferma. L’esplosione della primavera ha letteralmente ricoperto gli scavi archeologici di vegetazione, come non se ne vedeva da diversi anni. Tra erbacce, felci e canneto, sono state necessarie circa otto ore di pulizia complessiva, per riportare i resti archeologici in condizioni dignitose”.

L’area situata nel centro storico della città e attorno alla quale insistono diversi locali della movida, hanno costretto i volontari ad 8 ore di lavoro per una pulizia completa. Diversi i rifiuti gettati tra gli oggetti trovati all’interno della zona archeologica, una pessima abitudine con la quale ormai da anni convivono proprio i volontari del progetto di rigenerazione urbana.

“Provvidenziale – si legge infine sui social dell’associazione – il supporto di Messinaservizi Bene Comune che ha fornito un grande cassone scarrabile per la raccolta del verde, senza il quale i nostri volontari avrebbero avuto non poche difficoltà per lo smaltimento dell’enorme mole di rifiuti. Come sempre, tocca ora ai messinesi tenere pulita l’area, evitando di abbandonare rifiuti in giro o, peggio, di scaraventarli dentro gli scavi archeologici”.

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