MESSINA. L’atto d’indirizzo del Commissario straordinario della Città Metropolitana di Messina, Francesco Calanna, che dispone l’utilizzo di prodotti a chilometro zero e biologici nei punti di ristoro degli istituti scolastici gestiti dall’Ente, ha riscosso l’apprezzamento del mondo accademico.

Con una nota Giorgio Calabrese, docente di Dietologia umana e Dietoterapia presso il Dipartimento di Medicina e Farmacia della Scuola di Specializzazione in Chirurgia delle “Molinette” di Torino e della Facoltà di Tecnologie Alimentari per la Ristorazione collettiva dell’Università di Asti e dell’Università del Piemonte Orientale, e Giacomo Dugo, docente presso il Dipartimento di scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali dell’Università degli Studi di Messina, hanno espresso compiacimento per la lodevole iniziativa, unica nel suo genere, che esprime attenzione per la salute degli studenti e, al contempo, attiva un’azione di propulsione nei confronti dell’economia locale e di quella votata alla realizzazione e commercializzazione di prodotti di qualità ed ecosostenibili.

“Se gli Enti pubblici e il mondo della scuola sentono il bisogno di privilegiare e favorire l’utilizzo di prodotti a chilometro zero e/o biologici per le mense scolastiche – affermano i professori Calabrese e Dugo – vuol dire che si sta imboccando la strada giusta. L’obiettivo dovrebbe essere quello di educare ma, soprattutto, far partecipare la comunità ad una riflessione sugli stili di vita salutari, sulla tutela e sulla sostenibilità dell’ambiente fino ad arrivare al turismo responsabile e alla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche locali.

La ristorazione scolastica rappresenta un settore della ristorazione collettiva in cui si concentrano valori educativi e nutrizionali e in cui occorre fornire ai più giovani garanzie sulla giusta alimentazione, diminuendo l’acquisto di prodotti le cui materie prime risultino essere di dubbia provenienza, e sulla sicurezza alimentare, quest’ultima intesa anche come lotta agli sprechi alimentari e all’astensione dell’utilizzo intensivo di contenitori, in particolare di plastica.

La società Science4Life, Spin-off accademico dell’Università degli Studi di Messina, é già da tempo impegnata sul territorio regionale in diverse attività legate alla ristorazione scolastica attraverso l’elaborazione di menù, arricchendo la varietà dei pasti presenti e favorendo l’utilizzo degli alimenti tipici dei Comuni di residenza per insegnare ai bambini un corretto regime alimentare e il valore della propria realtà territoriale e del mantenimento delle tradizioni enogastronomiche”.

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