MILAZZO.  Arriva il sesto Bilancio di Sostenibilità per la Raffineria di Milazzo. A presentare il lavoro dell’azienda al sindaco Giovanni Formica, ai suoi assessori e al presidente del consiglio comunale Gianfranco Nastasi è stato Pietro Maugeri, direttore generale e Luca Franceschini, responsabile delle risorse umane, nel corso di una visita in raffineria. Un’occasione per permettere agli amministratori di conoscere meglio la Raffineria di Milazzo, realtà imprenditoriale rilevante per il territorio. Una parte della visita è stata anche dedicata alla Termica Milazzo, la centrale termo-elettrica a metano recentemente acquistata dalla Ram.  La  Raffineria, infatti, una delle più avanzate d’Europa, svolge un ruolo molto importante nel soddisfare la domanda nazionale di benzina/gasolio e vuole essere parte integrante della propria comunità di riferimento contribuendo al suo sviluppo economico e sociale. 

La redazione dell’ormai sesto Bilancio di Sostenibilità, partendo dal coinvolgimento degli stakeholder in fase di analisi dei bisogni della comunità, il cosiddetto Stakeholders Engagement, rappresenta una conferma dell’impegno nei confronti del territorio e dell’ecosistema di riferimento. Con il Bilancio di Sostenibilità 2016, infatti, Ram ha inteso andare oltre la semplice rendicontazione delle attività della Raffineria nei confronti degli stakeholder volendo raccontare in maniera interessante e coinvolgente le proprie caratteristiche distintive e la volontà di essere parte integrante e stabile della comunità di Milazzo, una presenza da interpretare come volano di crescita per il territorio creando occasioni nuove di benessere e di investimento. 

I numeri principali, dai quali è possibile ricavare un quadro globale della Ram e del suo ruolo dal punto di vista industriale ed economico sono riportati in maniera aggregata proprio all’inizio del Bilancio di Sostenibilità 2016 e descrivono una raffineria che ha lavorato 9,4 milioni di tonnellate di prodotto, ha speso per soli investimenti 89 milioni di Euro (in aggiunta ai 92 milioni di euro per manutenzione), ha soddisfatto con la propria lavorazione il 24% del fabbisogno nazionale di benzina e il 15% di quello di gasolio, ha impiegato direttamente 624 persone, provenienti nel 97% dei casi dalla provincia di Messina e ha permesso un fatturato di 110 milioni di Euro di fornitori siciliani, di cui 62,5 milioni di Euro solo della provincia di Messina, costruendo le condizioni per una occupazione nell’ambito dell’indotto, che ha toccato punte di 2000 presenze giornaliere durante le attività di Fermata per Turnaround del 2016. Tutti i parametri ambientali sono stati poi ampiamente entro i limiti di legge; le emissioni sono state notevolmente ridotte nel corso degli ultimi anni grazie alla politica aziendale di autoimpegno al miglioramento continuo. Attenzione anche all’aspetto sociale, con numerose attività di sostegno ad associazioni culturali, sociali e sportive, scuole ed università. Particolarmente bella e interessante è stata la partnership con la sezione locale della Croce Rossa Italiana, che ha permesso di formare 1.300 studenti sul primo soccorso e di dotare 10 società sportive di defibrillatore e abilitazioni all’uso, nell’ambito del progetto “Sport Sicuro a Milazzo”. 

 

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