MESSINA. Non sarà esattamente al centro della mappa politica, ma Messina, quando si tengono in considerazione i numeri del Parlamento, qualche inaspettato record lo detiene. Nella classifica dei più assenti in parlamento, per esempio:

Francantonio Genovese ha 85,69% di assenze, Rocco Crimi (eletto in Lazio ma messinese di nascita e di carriera politica) il 75,49, Carmelo Lo Monte il 65,63 sono rispettivamente, nella classifica dei più assenti, il terzo, il sesto, l’undicesimo. Menzione d’onore anche per l’ex ministro Antonio Martino, al ventitreesimo posto (ma con un alto tasso di missioni). Genovese, ovviamente, ha un tasso di assenze altissimo per l’anno e mezzo in cui le traversie giudiziarie (tra carcere, domiciliari e obbligo di dimora) lo hanno costretto a disertare l’aula, per lo scadente risultato di Lo Monte hanno influito problemi di salute piuttosto seri a metà mandato.

Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione. Per la cronaca, la più presente tra i messinesi alla Camera è Maria Tindara Gullo, con un onorevole 84,78% di presenze al voto. Tra i senatori, Bruno Mancuso ottiene pressochè lo stesso risultato, 86,05.

Inversamente proporzionale alla prima classifica, c’è quella degli “highlander” di Montecitorio, e anche stavolta due messinesi vincono: Antonio Martino e Rocco Crimi sono, subito dietro quattro parlamentari eletti quando ancora la “seconda repubblica” non esisteva (Bossi, Vito, La Russa e Cicchitto), i più longevi tra i deputati: Martino e Crimi, eletti per la prima volta nelle fila di Forza Italia dal 1994, non hanno abbandonato la loro poltrona in parlamento da ben 23 anni e 307 giorni. Non arriva a quel record, ma anche Gianpiero D’Alia fa ormai parte del panorama stabile della camera: per lui 16 anni e 260 giorni.

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