MESSINA. Secondo l’Unione europea, il mare della provincia messinese è di qualità eccellente, con un tripudio di bollini blu, e solo pochissime zone “rosse”. Nonostante questo, il dipartimento delle attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana, nell’annuale report che precede l’inizio della stagione balneare, anche per il 2020 ha indicato alcuni tratti di mare e della costa inibiti alla balneazione per inquinamento, per immissioni, quelli temporaneamente non fruibili o le porzioni non balneabili per motivi non legati al mare o alle spiagge, ma per le attività presenti.

Quello di Messina città è un caso emblematico: su quasi sessanta km di costa, in un terzo (oltre 18 km) non è consentito fare il bagno. La maggior parte della costa interdetta ai bagnanti lo è non per inquinamento, ma perchè i dieci km tra via Brasile e il porto, e dall’approdo di Tremestieri a Larderia, sono vietati per via delle attività marittime e portuali, ma anche per i 6 km e rotti tra Larderia e via Tommaso Cannizzaro, dalla regione definiti “inquinati”.

E’ quanto emerge dal decreto dell’assessorato regionale della Salute, con il quale sono state fissate le date dell’1 maggio e del 31 ottobre per l’inizio e la fine della stagione di bagni e tintarella, che indica le zone non balneabili della costa. Che nonostante non sia balneabile per un terzo,  “migliora” di qualche km rispetto allo scorso anno, in cui interdette alla balneazione erano venti km, più o meno. Il miglioramento è avvenuto per la bonifica del torrente Portalegni, e per le mutate condizioni del litorale intorno a vallone Canneto di Mili, fino a due anni fa non balneabile e quest’anno invece si.

 

In proporzione va molto meglio in provincia, in cui a non essere balneabili sono più o meno 30 km (Messina esclusa), essenzialmente per la presenza di porti, porticcioli e approdi: la lunghezza della costa di tutta la provincia è 218 km: 150 di costa Tirrenica, 68 di ionica, da Tusa a Giardini Naxos, non contando le isole Eolie, che sommerebbero tutte insieme un altro centinaio di km di costa. La città metropolitana di Messina è il territorio provinciale italiano con più comuni con accesso al mare, ben 46 (34 sul mar Tirreno, 12 sul mar Jonio e il comune di Messina su entrambi).

 

Clicca sulle icone della mappa per scoprire i tratti interdetti alla balneazione (e perchè lo sono) nella provincia.

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LEGENDA:

 

Attività portuali

Tratti di mare temporaneamente non balneabili

 

Non adibiti alla balneazione per inquinamento

 

Tratti di costa interessati da immissioni
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