MESSINA. La concessione della “Messina family card” anche a persone a cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro, e che non possono accedere agli ammortizzatori sociali, a lavoratori senza regolare contratto; a soggetti che si trovino nella condizione di povertà al di sotto dell’indice ISTAT, a disoccupati di lunga durata a Nuclei familiari numerosi con presenza di minori (5 + componenti), a nuclei con disabili in situazione di fragilità economica e ad anziani soli in attesa di pensione. Questa la richiesta del gruppo consiliare del Pd al sindaco Cateno De Luca, in modo da ampliare la platea dei beneficiari alla misura del buono spesa “vista la consistente disponibilità economica che il comune di Messina ha messo in campo a tale scopo”, scrivono i consiglieri comunali in una nota.

“Si appalesa corretto e di giustizia non valutare l’oggettiva diminuzione di reddito delle famiglie bisognose di sostegno alla luce di quanto negli anni le stesse sono riuscite a mettere da parte a titolo di risparmio familiare – continuano sul documento gli esponenti del Pd – I parametri di accesso ai benefici in oggetto individuati nella delibera di giunta n. 171 risultano, in relazione al limite di depositi bancari e postali posseduti dalle famiglie richiedenti, eccessivamente restrittivi e non consoni, atteso che (come correttamente considerato nella stessa premessa della delibera di giunta n. 171) ‘la condizione di povertà si sta progressivamente estendendo alle fasce sociali che finora hanno goduto di sicurezze economiche’ “.

Inoltre, “in altre città ove è stato previsto quale parametro di accesso al beneficio l’esistenza di una soglia di deposito bancario o postale, tale soglia risulta molto più ampia rispetto a quella indicata dal comune di Messina”, spiega il gruppo consiliare del Pd, riportando qualche esempio: “Il comune di Reggio Calabria, che ha indicato come limite un patrimonio finanziario disponibile (conto corrente/bancario/postale) superiore ad euro 5.000,00, a prescindere dal numero dei componenti il nucleo, condizioni analoghe a quanto previsto dal Comune di Milano; il comune di Bologna, per il quale tale limite sale ad € 10.000,00, il comune di Rimini, per cui la soglia è di 60.000,00 di reddito lordo per l’anno 2019, in presenza di figli, altrimenti è di € 35.000,00; il comune di Palermo, la cui soglia individuata è di € 6.000,00; il comune di Catania, che pare non abbia individuato nessuna soglia di risparmio posseduto quale parametro di accesso alla card”.

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