MESSINA. Il giudice monocratico Valeria Curatolo ha assolto il ginecologo Vincenzo Benedetto e l’ostetrica Franca Grisafi mentre è stato condannato Antonio De Vivo, all’epoca dei fatti assegnista di ricerca, per la vicenda del diverbio tra medici scoppiato al Policlinico nel 2010.

Il ginecologo Benedetto e l’ostetrica Grisafi  sono stati assolti con la formula “per non aver commesso il fatto” mentre il dottore De Vivo è stato condannato a 5 mesi, pena sospesa, per lesioni colpose; sempre De Vivo è stato inoltre assolto per calunnia, diffamazione e danneggiamento con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. L’assoluzione per Benedetto e Crisafi era stata chiesta dallo stesso pubblico ministero Piero Vinci che aveva chiesto la condanna per De Vivo.

Il processo è una delle vicende scaturite dall’animata discussione tra medici avvenuta il 26 agosto 2010 al Policlinico mentre una donna era in attesa di partorire. Un diverbio scoppiato sull’opportunità della presenza di De Vivo, che all’epoca era assegnista, nella sala parto. La lite, secondo quanto fu denunciato, avrebbe fatto ritardare l’intervento dei medici provocando lesioni sia alla donna, le fu asportato l’utero, che al bambino. Scattò la denuncia sfociata nel processo.

Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Ettore Cappuccio, Fabio De Arcangelis,  Adriana La Manna, Ugo Colonna. Le parti civili assiste dall’avvocato Carlo Faranda.

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