MESSINA. Il gelato più buono del mondo, l’incrocio delle correnti. E ancora lo Stretto quale porta verso l’oriente, confine sottile tra universi opposti. Un accenno fugace a Stromboli, gemello del Vesuvio e nelle belle giornate visibile addirittura da Napoli. Poi compaiono, preannunciate dalla penna dell’autore, un paio di pagine per descrivere Messina. Se ne passano in rassegna le caratteristiche principali. Appena qualche riga per riscoprirsi sospesi tra cucina e mitologia.

“Il Mediterraneo in barca” di Georges Simenon è un itinerario che, in tempi di quarantena, aiuta i figli della Sicilia a sentire casa decisamente meno distante. Una serie di reportage maturati a bordo della sua goletta, alla vigilia della seconda guerra mondiale, con il conflitto alle porte e l’Europa sull’orlo del precipizio. Il libro è un susseguirsi di disavventure, personaggi, racconti e luoghi. L’Isola d’Elba, la Costa Azzurra, Genova, Sanremo, il viaggio, che diventa calvario, per raggiungere la Trinacria.

Le scorte d’acqua potabile marciscono: si beve a turno, si cucina con quella salata. Proibite le docce, mentre il vento non assiste, l’umore a bordo è sotto i tacchi e la tensione cresce. Messina, in questo scenario si trasforma in miraggio: “Ah, come sarebbe bello mangiare una cassata”. Tra il dire e il fare scorre l’istante dell’approdo. Uomini e donne scendono si precipitano in pasticceria, si abbuffano di gelato “Il più buono del mondo”: uno, due, tre, fino a sentirsi male. Vittime dell’ingordigia, la mattina successiva si sveglieranno con la nausea.

Il padre del commissario Maigret descrive i vortici di Torre Faro, abbraccio ideale tra Scilla e Cariddi, dove il “mare assume l’aspetto di un calderone e anche i piroscafi transitano con grande precauzione”. Da una parte la Sicilia: “Con una città bianca e l’Etna sullo sfondo del cielo”, dall’altra la Calabria. “Oltre è già un’altra cosa, è il Mediterraneo avanti Cristo, è l’Oriente, i popoli in marcia, le razze in pieno fermento”. Verranno Siracusa, Malta ed Hammamet: una storia per ogni porto e le foto, cartoline di verismo ad arricchire le parole.