MESSINA. Lo aveva già chiesto tempo fa e adesso, a maggior ragione, lo ribadisce nuovamente: è necessario far certificare l’effettiva massa debitoria dell’Atm da una società esterna di Auditing. Dopo l’annuncio di De Luca, intenzionato a mettere in liquidazione la società trasporti, il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni chiede di fare chiarezza una volta per tutte sui conti dell’azienda e si scaglia contro il primo cittadino, tirando in ballo il caso “dimissioni”.

«Il sindaco De Luca ha già cambiato idea sul futuro dell’azienda? I debiti non erano esattamente quelli annunciati? E allora si dia seguito al mio emendamento al “salva Messina” approvato dall’Aula di far certificare l’effettiva massa debitoria da una società esterna di Auditing. Il sindaco De Luca non può continuare ad essere per il Consiglio e la città “dott. Jekyll e mister Hyde”, sia nella sua visione politica delle cose, sia sugli annunci prima fatti e poi subito ritirati o rimandati. Non si può rendere quasi cartastraccia l’accordo programmatico sul futuro di Atm previsto nel pacchetto votato lunedì notte! Se società per azioni deve diventare in base a quanto stabilito nel “salva Messina”, si deve fare di tutto per rispettare la volontà politica di Amministrazione prima e del Consiglio dopo».

«Gli effetti di una possibile liquidazione dell’azienda trasporti – prosegue Gioveni -potrebbero essere devastanti, e la situazione ancora incerta di Messinambiente ne è la prova provata! Il buon Andreotti diceva: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!”, per cui se è vero che due più due fa quattro (pensando anche alla mossa delle posticipate dimissioni da deputato regionale a fine novembre quando già sapremo di certo di che morte moriremo), non si può non pensare che questo annuncio shock del sindaco De Luca sul futuro di Atm possa significare un voler gettare le mani avanti rispetto alle prossime scelte che il Consiglio Comunale sarà chiamato a fare nei prossimi 30 giorni che ci separano alla rimodulazione del piano di riequilibrio, tenendolo ancora a “bagnomaria” su possibili nuovi annunci di dimissioni da sindaco da tirare fuori all’occorrenza dal cilindro».

«Poiché la chiarezza – conclude – è una prerogativa imprescindibile nelle scelte importanti come può esserla quella su Atm, non si può non fare a questo punto ricorso su un soggetto terzo rappresentato da una società di revisione contabile che, una volta certificata la quantità dei debiti, potrà senz’altro indirizzare il Consiglio Comunale sulla scelta più giusta e politicamente più opportuna da prendere per il futuro di un’azienda diventata ormai “croce e delizia” per l’utenza e per gli stessi lavoratori».

 

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