GIARDINI NAXOS – Si stava rollando una canna all’interno del panificio dov’era entrato alle prime ore del mattino per prendere un cornetto e il proprietario gli ha intimato che non poteva farlo. È stata questa la scintilla che ha scatenato la feroce rissa. Il primo, infatti, è stato aiutato da alcuni amici nell’aggressione al titolare del panificio Marco Giammona e al padre, Giuseppe, che ha tentato di aiutarlo. Per questo è finito ai domiciliari 25enne Alaieddine Oueslati di origine tunisina ma giarrese di nascita, con precedenti penali, mentre all’obbligo di dimora nei rispettivi comuni sono finiti il 20enne Paolo Pirrerra di Riposto, il 21enne Daniele Crimi di Fiumefreddo di Sicilia ed il 22enne Giorgio Sala di Giarre.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli esiti della serrata indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e della Stazione di Giardini Naxos e coordinata dal sostituto, Federica Rende, che ha permesso di documentare come i quattro indagati abbiano aggredito, a seguito di una discussione per futili motivi, le due vittime – padre e figlio, panettieri di Giardini Naxos – percuotendoli ripetutamente con estrema violenza, anche con l’uso di un bastone, e a seguito della brutale aggressione abbiano causato lesioni gravissime alle vittime.

Nella prime ore del 17 marzo i 4 giovani si erano recati presso il panificio e Oueslati, all’interno del negozio, mentre attendeva di essere servito, stava confezionando uno spinello e per questo è stato ripreso dal più giovane dei titolari. Dopo questa prima conversazione all’interno dell’esercizio, la discussione è continuata anche all’esterno e Oueslati reagiva violentemente e iniziava a colpire il giovane panettiere. Nei secondi seguenti anche i suoi complici lo raggiungevano e lo aiutavano nel selvaggio pestaggio della vittima ormai inerme in terra ed i quattro alternandosi colpivano anche il padre intervenuto in soccorso del figlio ormai in balia degli aggressori. Il pestaggio, al quale assistevano anche una cliente ed una dipendente della panetteria che a loro volta cercavano di intervenire per bloccare gli aggressori, si protraeva per quasi un minuto prima che i giovani si allontanassero.

I Carabinieri allertati pochi minuti dopo i fatti, avviavano immediatamente le indagini con l’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza della panetteria che aveva ripreso tutte le fasi dell’aggressione.

In pochi giorni le indagini hanno permesso di stringere il cerchio intorno ai quattro responsabili che, grazie alla meticolosa ricostruzione della loro rete relazionale, sono stati tutti identificati. I quattro oltre ad essere stati ripresi dalle telecamere sono stati riconosciuti da vittime e testimoni ed i gravi indizi di reità raccolti hanno fatto scattare per loro il provvedimento cautelare.




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