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13.30. La misura del successo della Lega (e il segno dei tempi…)  è la vittoria in due luoghi simbolo delle migrazioni, Riace (paese di Mimmo Lucano) e Lampedusa (Paese di Pietro Bartolo)…”

Ecco come è andata

 

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13.00. In conclusione, come sono andate queste europee del 2019?

In Italia ha stravinto la Lega di Matteo Salvini, con il 34,4 per cento, più o meno il doppio del Movimento 5 Stelle, con cui al momento è al governo. Il Partito Democratico è arrivato secondo con il 22,7 per cento dei voti, mentre Forza Italia, quarta in Italia, è molto ridimensionata, avendo ottenuto l’8,8 per cento.

In Sicilia vincono ancora i Cinque stelle, la Lega è seconda, il Partito democratico, trascinato dall’ottimo risultato di Pietro Bartolo, è terzo.

Nel resto dell’Unione Europea i partiti sovranisti e populisti sono avanzati meno del previsto, mentre i blocchi tradizionali di centrodestra e centrosinistra hanno perso voti a vantaggio dei liberali e dei Verdi.

Questa la probabile composizione del parlamento europeo

 

 

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12.00. Dichiarazioni soddisfatte anche da Alessandro De Leo di Più Europa:

“Ringraziamo gli elettori a Messina e provincia che hanno dato fiducia a Più Europa, che con quasi 5.000 preferenze è la seconda città in Sicilia dopo Palermo”, a dirlo il consigliere comunale Alessandro De Leo, coordinatore del gruppo provinciale di Più Europa di cui fanno parte Palmira Mancuso, membro dell’Assembla nazionale e il candidato Giuseppe Sanò.

“Il risultato da fiducia e slancio al nostro gruppo, ha premiato il lavoro di squadra che ha trovato sintesi nella candidatura del nostro Giuseppe Sanò – continua De Leo – a cui va il ringraziamento per aver saputo ben rappresentare gli obiettivi che continueremo a perseguire: presenza sul territorio, partecipazione, attenzione all’ambiente e alle minoranze”.

“Abbiamo dimostrato di non temere le sudditanze politiche – conclude De Leo – e crediamo che nel futuro potremo ancora crescere, rappresentando quell’area liberaldemocratica e progressista. Dal risultato raccolto il nostro nuovo modello fatto da nuove generazioni, è stato apprezzato. Adesso più che mai continueremo come gruppo a lavorare per dare risposte alla Città, alla Provincia, alla Sicilia e all’Italia”.

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11.20. Continuano le dichiarazioni. Elvira Amata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, parla addirittura di “patrioti siciliani”.

«Fratelli d’Italia ottiene un risultato importantissimo in Sicilia, terra nella quale scatta il seggio pieno per FdI». Parole di Elvira Amata, che commenta l’esito del voto in Sicilia e in città: «Il partito, che cresce in tutto il Paese, raddoppiando il risultato delle politiche, nella nostra regione arriva al 7.5%. Nella provincia di Messina – scrive – si arriva all’ 8,71%, con una risposta in città che sfiora quasi il 9%. Una crescita esponenziale rispetto alle percentuali delle scorse tornate elettorali, un risultato eccezionale per il nostro gruppo e per la nostra leader Giorgia Meloni che ha ricevuto ampio consenso».

«Questo ci dà la misura di quanto il nostro progetto politico stia iniziando ad essere compreso e condiviso e, il lavoro che stiamo portando avanti sul territorio sia apprezzato. Un ringraziamento a tutti i candidati che si sono spesi in questa competizione, con specifico riferimento ai messinesi”, prosegue la deputata regionale di FdI, che ieri ha assistito allo spoglio nella sede regionale del partito. “Adesso ritengo sarà tempo di avviare una seria riflessione sul futuro del Paese, su quello del centrodestra. Per la prima volta, i patrioti italiani entrano nel Parlamento Europeo. E la voce della nostra Sicilia sarà portata in Europa con la forza di cui ha bisogno per essere ascoltata».

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10:14 Rispetto al 2014, in città si registra il dimezzamento del Pd, che cinque anni fa prese il 32, 37% (22.751 voti, praticamente il doppio di quelli di oggi), mentre i Cinque stelle guadagnano un punto percentuale e mezzo (23,45 nel 2014) con praticamente gli stessi voti (16.485 cinque anni fa). Incredibile il risultato della Lega, che nel 2014 era relegata ad un misero 0,89% con appena 624 voti ed oggi spadroneggia. Bizzarro il risultato di Forza Italia, che nel 2014 era al 18,68%, con 13.126 voti: praticamente gli stessi di oggi.

 

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09:53 Una cosa stupefacente è la crescita della Lega in città, provincia e regione nel giro di cinque anni, dalle precedenti europee del 2014, in cui si chiamava ancora “Lega Nord – Die Freiheitlichen – Basta Euro” (per cui ha guadagnato voti in proporzione inversa alla lunghezza del nome…).

Qui tutti i numeri:

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08.50. Le prime reazioni: Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia. “Grazie Sicilia, la prima regione per Forza Italia con il 17%. Grazie Messina, la provincia più azzurra d’Italia con lo straordinario dato del 23,76 % di Forza Italia.  Complimenti alla grande squadra che ha conseguito questo successo, in particolare ai nostri candidati Giuseppe Milazzo, Dafne Musolino, Gabriella Giammanco e Giorgia Iacolino“. Lo scrive dalla sua pagina Facebook.

“A Messina – conclude la Parlamentare – è stato premiato il lavoro del sindaco Cateno De Luca, del deputato regionale Tommaso Calderone, dell’assessore Bernadette Grasso e dei colleghi Nino Germanà e Urania Papatheu, che con la guida di Gianfranco Miccichè e del Presidente Silvio Berlusconi hanno registrato uno straordinario successo azzurro. Al Presidente Berlusconi va inoltre il ringraziamento più grande per l’ennesimo atto di amore verso il suo Paese”.

 

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08.04. Giusto per capire le proporzioni di quello che è successo. La più votata in città è stata Dafne Musolino (8.112), che stacca di quasi duemila voti il milanese Matteo Salvini (6226)

In provincia c’è stato un avvincente testa a testa tra Matteo Salvini (sempre milanese, con 23.356 voti) e Dafne Musolino (23.324), staccati di una trentina di preferenze

Il più votato in assoluto in Sicilia è stato Matteo Salvini, di nuovo milanese, il cui nome è stato scritto sulla scheda da 181.045 siciliani. Secondo, grossissima sorpresa, Pietro Bartolo del Pd, il medico di Lampedusa. Praticamente il diavolo e l’acquasanta (fate voi chi è l’uno e chi l’altro)

Qui i dettagli dei più votati

 

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07.20. …e in tutta la regione

 

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06.00. Ecco come è andata in provincia di Messina…

 

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05.12. Grossomodo, la divisione delle regioni è questa: Lega al nord e al centro, Movimento 5 stelle al sud, e rispecchia perfettamente l’alleanza di governo. Il paradosso è che il Pd è il secondo partito d’Italia, e nonostante questo  ha conquistato nemmeno una regione

 

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04.15. Rispetto al 2014, si registra il dimezzamento del Pd, che cinque anni fa prese il 32, 37% (22.751 voti, praticamente il doppio di quelli di oggi), mentre i Cinque stelle guadagnano un punto percentuale e mezzo (23,45 nel 2014) con praticamente gli stessi voti (16.485 cinque anni fa).

Incredibile il risultato della Lega, che nel 2014 era relegata ad un misero 0,89% con appena 624 voti ed oggi spadroneggia.

Bizzarro il risultato di Forza Italia, che nel 2014 era al 18,68%, con 13.126 voti: praticamente gli stessi di oggi. 

 

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03.25. Dati ufficiali e completi per tutte e 254 sezioni per Messina.

Movimento 5 stelle primo partito con 25,14% (16.928 voti)

Forza Italia seconda forza col 19,58% (13.190 voti)

Terza la Lega, con un exploit che le frutta il 18,27% (12.303 voti)

Relegato al quarto posto il Pd, col 17,39% (11.709 voti)

Quinta posizione, con l’8,83% per Fratelli d’Italia (5.949 voti)

 

 

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03.00. Mancano ormai una manciata di sezioni per avere un quadro completo dei 254 seggi messinesi, e il Movimento 5 stelle si conferma primo partito con il 25% dei voti. In due punti percentuali, dal 19 al 17%, “ballano” Forza Italia, Lega e Pd.

 

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02.10. La notizia a quest’ora in cui ormai la palpebra è diventata pesantissima, è che su più di un quarto delle sezioni totali in Sicilia (1406 su 5300), in testa c’è sempre il Movimento 5 stelle (31, 9%, Giarrusso doppia Corrao), poi la Lega al 21,06%, quindi Forza Italia al 16, 17% e Pd al 15,98.

Cinque stelle in testa anche in provincia di Messina, staccati di pochissimo da Forza Italia, partito che sta vedendo l’affermazione personale di Dafne Musolino, al momento al secondo posto in Sicilia dopo Silvio Berlusconi (127 sezioni su 5300).

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01:37 Cominciano ad essere noti i voti per i singoli candidati, seppure si riferiscano a pochissimi sezioni in percentuale:

Per quanto riguarda la Sicilia, nel m5s sembra delinearsi un testa a testa fra Ignazio Corrao e Dino Giarrusso. Nella Lega Matteo Salvini maramaldeggia, mentre il primo dei “normali” è Angelo Attaguile. In Forza Italia Saverio Romano e Dafne Musolino, separati da una manciata di voti, si prendono il lusso di essere sopra Silvio Berlusconi. Per quanto riguarda il Pd Pietro Bartolo prende il largo su Caterina Chinnici, che a sua volta stacca Michela Giuffrida. Fratelli d’Italia infine vede spadroneggiare Luca Giovanni Cannata, che stacca di 5 volte Giorgia Meloni.

Ricordiamo che i dati si riferiscono a un numero marginale di sezioni (molto meno dell’uno per cento).

 

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01:32 Nel frattempo c’è stata pure una leggera scossa di terremoto. Attendiamo l’invasione di cavallette.

 

 

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01:30 Fino ad ora nelle preferenze individuali dei candidati la Sardegna sta massacrando la Sicilia (ma solo perché in Sardegna gli scrutini stanno andando molto più veloci). Paura, eh?

 

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01:21 Non cambia la situazione in Sicilia: primo il M5s con il 31,34, segue la Lega (20,96). C’è però il momentaneo sorpasso di Forza Italia al Pd: 16,62 contro 15,78. Considerando anche la Sardegna, nell’Italia insulare i pentastellati al primo posto (29,68) precedono la Lega, ferma al 22,99. Poi Pd (18,42) e Forza Italia (13,92)

 

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01:16 I risultati parziali nel capoluogo:

Messina (33 sezioni su 254): M5s al 24,91; Forza Italia al 20,08; Pd al 17,74; Lega al 17,24.

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01.06. Quando in provincia di Messina le sezioni scrutinate sono 92 su 780, c’è il sorpasso di Forza Italia sul Movimento 5 stelle. Terza la Lega, quarto il Pd.

 

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00:57 Nel frattempo, Salvini, in diretta tv, gongola e ringrazia “il cuore immacolato di Maria”. Poi la mano tesa agli alleati di Governo

 

 

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00:46 Su 502 sessioni non cambia lo scenario in Sicilia e Sardegna: in testa ancora i 5 stelle, con il 29,79, poi la Lega (22,91). Terzo posto per Pd e quarto per Forza Italia. In provincia di Messina? Testa a testa fra M5s (23,98) e Forza Italia (23,54). Poi Lega e Pd. I dati si riferiscono a 66 sezioni su 780

 

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00:29 Su 202 sezioni (7140 in totale) i 5 stelle sembrano riscattarsi in Sicilia con il 30,17 delle preferenze. Seconda la Lega e terzo il Pd. Forza Italia intorno al 13%. Risultati che secondo i primi dati riferiti a 27 sezioni premiano i pentastellati anche a Messina e provincia. Dietro Forza Italia, Lega Nord e Pd.

 

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00.20. Direttamente dal sito del Comune di Messina, ecco anche i dati riguardanti l’affluenza in città, con una percentuale del 36,71% di votanti, pari a 79.714 cittadini su 189.916 aventi diritto.

 

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00.10. Messina è la provincia in cui in Sicilia si è votato di più: questo emerge quando mancano quattro soli comuni (tra cui proprio Messina) per avere il quadro completo dell’affluenza in Sicilia: la percentuale di votanti è estremamente bassa, e non supera il38%

 

 

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00:01 Primi responsi anche dalla scuola Pascoli, dove è in testa il Pd, con 67 voti, seguono Cinque Stelle (50), Lega, (47), Forza Italia (35) e Fratelli D’Italia (22)

 

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23:58 Primi risultati ufficiali e definitivi da Camaro, sezione 92: su 211 votanti in totale in testa i 5 Stelle (70 preferenze), che doppiano quasi la Lega.

 

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23.45. Mentre mancano tre comuni su 108 (Messina, Santa Marina Salina e Venetico), e la percentuale di votanti si attesta sul 40%, il quadro che si delinea in provincia vede sopra il 50% solo Antillo, Fondachelli Fantina, Caprileone e Furci Siculo (51,13%), Mandanici è addirittura al 52%, ma i più solerti ad andare alle urne sono stati i cittadini di Longi, con un 55% e rotti di votanti e quelli di Torrenova, vincitori assoluti con il 56,66%.

Ad un soffio dal 50 Villafranca Tirrena, alto il 47,9 di Brolo, il 48,17 di Condrò, i due 47,30 di Graniti e Letojanni, il 47,99 di Mongiuffi Melia ed il 48,19 di Saponara. Santa Teresa di Riva ha avuto un “colpo di coda” e ha recuperato parte degli elettori, portandosi a oltre il 47%

Tragicomico il 17,43% di Basicò e non esaltante nemmeno il 21,7% di Roccella Valdemone ed il 23 e qualcosa di Pettineo.

“Osservato speciale” Fiumedinisi, paese natale del sindaco Cateno De Luca, che col 30% di votanti diserta le urne in massa.

 

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23: 38 Arrivano i primi exit pool, che premiano la Lega (che sembrerebbe tutta via non sfondare come in tanti si aspettavano), mentre il Pd è sopra ai 5Stelle. In base agli exit poll Opinio per la Rai, la Lega è il primo partito con una percentuale che oscilla tra il 27 e il 31 per cento, più avanti rispetto a Pd (21- 25) e 5 Stelle (18,5-22,5). Forza Italia ferma all’8-12%, rispetto a Fratelli d’Italia al 5-7%, Più Europa (2,5-4,5%), Europa Verde (1-3%), La Sinistra (1-3%) e Partito Comunista (0,1-1,5%).

Simili quelli di Sky,  con la Lega data tra il 27 e il 30 per cento. Testa a testa fra 5Stelle (20 – 23) e Pd (21,5 – 24,5).

Non si discostano molto le proeizioni Tecné per Mediaset: la Lega è sempre il primo partito con il 26 – 30%, al secondo posto il Pd (20,5/24,5), al terzo il M5s (18,5/22,5%), poi Forza Italia (8/12%), Fdi (4/7%%). Stesso risultato per  +Europa e La Sinistra (2,5/4,5%)

 

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23.00. Il primo comune (su 390) in Sicilia a comunicare il dato ufficiale dei votanti è Roccella Valdemone, nel messinese: si è recato alle urne il 21,07% degli aventi diritto. Un dato spaventosamente basso

 

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22.30. Lo scoraggiante grafico dell’affluenza testimonia un’Italia spaccata in due: man mano che si scende verso il Mezzogiorno, l’affluenza cala notevolmente, per diventare drammaticamente bassa nelle isole. Una motivazione “consolatoria” potrebbe essere che nel collegio Sicilia-Sardegna  il voto per le Europee non è trascinato dalle amministrative, che si sono già tenute il 28 aprile e il 12 maggio in Sicilia, mentre in Sardegna si terranno il 16 e il 30 giugno. Se vi basta…

 

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21.02. “I telefoni cellulari, Tablet o similari non possono essere portati dentro il seggio”. C’è praticamente un’elezione all’anno e ancora c’è bisogno di sottolinearlo. Questo l’avviso che è stato esposto fuori dalla sezione di una scuola di Camaro, proprio sopra la porta d’ingresso in modo che sia ben visibile.

 

 

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20.30. Giusto una curiosità. Ecco l’affluenza dei voti nelle nove province siciliane, aggiornata alle 19. Eppure, nonostante l’astensionismo, Messina risulta la seconda nella classifica, con una percentuale del 28,19%, dietro solo alla provincia di Palermo che registra un’affluenza del 29,38%. Le altre, invece, in ordine decrescente, sono: Catania (27,14%), Siracusa (26,69%), Ragusa (26,41%), Agrigento (25,70%), Enna (23,85%) e Caltanissetta (23,50%). La percentuale di votanti in tutta la regione Sicilia, invece, risulta del 27,11%.

 

 

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20.00. I comuni in cui si è votato di più, al secondo rilevamento, quello delle 19, sono tutti a trazione leghista. Tracollo a Fiumedinisi, paese natale del sindaco Cateno De Luca, con una partecipazione tra le più basse.

Maggiori dettagli qui

 

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19.50. Arrivano anche i rilevamenti per la provincia. Non brillantissimi: l’astensionismo è molto alto

 

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19.45. Dopo 45 minuti arrivano i risultati dei votanti in tutte le 254 sezioni di Messina, con il numero dei votanti che arriva a 52.047 (26,58%).

 

 

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19.20. Arrivati i risultati di 176 sezioni su 254 del comune di Messina, con 36.474 votanti pari al 18,63% degli aventi diritto.

 

 

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19.12. Dal ministero dell’Interno la comunicazione provinciale riporta 78 comuni su 108 che hanno già comunicato l’affluenza alle 19: 27,87%, inferiore al 30, 5% delle europee del 2014.

A Messina città, 158 seggi su 254, il dato è fermmo al 16.81%

 

 

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19.00. Tra qualche minuto si attendono i risultati ufficiali della seconda rilevazione di affluenza, quella delle 19. Informalmente, in città la percentuale dovrebbe essere intorno al 25%.

 

 

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18.00. Messaggio sconsolato da parte di un presidente di seggio, che esemplifica alla perfezione la bassa affluenza prevista: “Prevedo che nella busta n. 03 non entrino tutte le schede “autenticate e non utilizzate” più “le schede avanzate non autenticate”: avendo timbrato 756 schede e avendo utilizzate solo 124, nella busta non entrano tutte le schede. Di questo passo non penso di arrivare neanche a 200 votanti…“.

Oltre al purtroppo prevedibile astensionismo, parecchi dei presidenti testimoniano di elettori a cui hanno cambiato la sezione senza averlo comunicato dall’ufficio elettorale, che girano nei seggi nella “speranza” di trovare il loro nome.

 

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17.30. Dopo una settimana di campagna elettorale frenetica, oggi i profili social dei candidati messinesi sono statici, tranne alcuni come quello di Ciccio Rizzo e di Eleonora Pagano, che hanno mostrato sul loro diario i post dei propri sostenitori che li hanno menzionati dedicando una pubblicazione, e quelli di Giuseppe Sanò, di Maria Fernanda Gervasi, che hanno pubblicato le loro foto al seggio (e la Gervasi lo screenshot di un vecchio articolo dove è riportato che ai vescovi piace la sua candidatura), e del sindaco Cateno De Luca, che dopo aver pubblicato la foto al seggio, ha informato i suoi seguaci che sarebbe tornato a casa per passare la giornata in famiglia: “Ora io mi ritiro in campagna con la mia famiglia, dai miei anziani genitori che non vedo da troppo tempo”. Il paese natale, però, gli sta riservando una brutta sorpresa, ovvero una percentuale di votanti bassissima pari al 5,1% (aggiornamento delle 12).

Statico anche il profilo della candidata di Forza Italia Dafne Musolino, tant’è che la sua foto al seggio l’ha pubblicata De Luca sul suo profilo, mentre l’ultimo post è quello dedicato al vincitore di Amici, Alberto Urso, messo ieri sera.

Nemmeno la candidata di “Popolari per l’Italia”, unica della provincia di Messina, ha aggiornato il suo profilo: l’ultimo post, infatti, risale ad oltre 8 ore fa, per ringraziare i suoi sostenitori, quelli che l’hanno ascoltata e quelli che l’hanno resa partecipe della loro vita.

 

 

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17.00. Visto che è un periodo di “stanca”, senza particolari notizie, un’analisi aiutati dal grafico di Youtrend: la forte flessione in Sicilia e Sardegna (con la prima che comunque ha votato meno della seconda) si può forse spiegare con il fatto che il voto per le Europee non è trascinato dalle amministrative, che si sono già tenute il 28 aprile e il 12 maggio in Sicilia, mentre in Sardegna si terranno il 16 e il 30 giugno

 

 

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16.20. Castanea, situazione attuale: come se qualcuno avesse lanciato una bomba ai neutroni…

Circa 300 i votanti nelle due sezioni del paese (222 e 223), su un totale, però, di 1800 aventi diritto.

 

 

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15.40. Uno sguardo alle nove province siciliane (sempre affluenza alle 12)

 

 

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15.30. Altra curiosità che riguarda la Lega, visto che nel bene e nel male è il partito di cui si parla di più in queste consultazioni elettorali: alta anche l’affluenza (13,10%) a Furci Siculo, comune a trazione leghista (il sindaco Matteo Francilia è coordinatore provinciale del Carroccio).

Abbastanza alta (11,16%, maggiore della media) anche a Motta Sant’Anastasia, comune catanese amministrato dalla Lega.

In media (9,37%) Graniti, paese natale del deputato leghista Carmelo Lo Monte. Bassa invece a Limina e Motta camastra, che alle politiche del 2018 avevano premiato la Lega come il primo partito

 

 

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15.10. Alle 12 il comune della provincia di Messina in cui si è votato di più era Antillo, con il 14,15%, quello con la percentuale inferiore invece è stata Malvagna (3,15). Anche a Basicò e a Naso non si è arrivati al 4%. Su 108 comuni, solo in 20 si è superato il 10%.

Per curiosità, a Fiumedinisi, paese natale del sindaco Cateno De Luca, la percentuale è stata bassissima, del 5,1%, mentre molto più alta a Santa Teresa, comune che ha amministrato prima di Messina, al 12,16%.

 

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14.50. Un’ora fa, sulla pagina del primo cittadino messinese, anche la foto di Dafne Musolino, candidata con “Forza Italia”, che imbuca la la scheda nell’urna.

 

 

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14.30. Dato che il collegio che (eventualmente) eleggerà i deputati messinesi è unico per le due isole maggiori uno sguardo anche a quello che accade in Sardegna, regione in cui la percentuale di votanti alle 12 era del 10,95%.

La Sicilia invece si è fermata all’8,63%: la regione in Italia in cui si è votato meno.

 

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13.30. A quanto pare, dalle 11 alle 12 vi è stata una carrellata di votanti, infatti, oltre Sanò Gervasi, si è recato a votare anche il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, il messinese Francesco D’Uva.

 

 

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13.00. Intanto, circa un’ora fa, si è recato alle urne il candidato messinese di “Più Europa”, Giuseppe Sanò.

Mentre circa due ore fa, a votare è andata la candidata di “Fratelli d’Italia” Maria Fernanda Gervasi.

 

 

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12.45. Il dato definitivo alle 12. A titolo comparativo, un anno fa, alle amministrative, alle 12 aveva votato quasi il 19% degli aventi diritto.

A livello nazionale, invece, l’affluenza degli elettori è pari al 16%.

 

 

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12.00. Ancora il sito del comune di Messina non ha pubblicato il primo aggiornamento sulla percentuale di votanti, che comunque dovrebbe aggirarsi intorno al 9%: in una decina di sezioni campione, tutte al centro, i votanti sono stati più o meno l’8.7% del totale.

 

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11.10. A titolo esemplificativo, alle ore 11, le percentuale votanti alla sezione 92 (Camaro) è stata del del 6,08% (46 su 756)

 

 


 

10.30. Le Europee si confermano come elezioni non particolarmente “sentite”: in alcune sezioni fino alle 10 non si era ancora presentato nessuno. Il primo rilevamento ufficiale sarà pubblicato alle 12.

Nel frattempo che le cose entrino nel vivo, i messinesi da tenere d’occhio sono l’ex consigliere del IV quartiere Maria Fernanda Gervasi e Francesco Rizzo, ex consigliere comunale e candidato a sindaco di Lipari, in lista con Fratelli d’Italia, Dafne Musolino, assessore all’ambiente del comune di Messina e pupilla del sindaco di Messina Cateno De Luca, che si presenta con Forza Italia, Eleonora Pagano del Partito della Famiglia, che ha già tentato la sorte alle politiche di marzo 2018, l’ex consigliere del VI quartiere Giuseppe Sanò, che correrà con Più Europa, la coordinatrice regionale deiVerdi Raffaella Spadaro per Europa Verde. Ben tre i messinesi in lista con i Popolari per l’Italia (Luigi Barbera, Francesco Fazio e Livio Lucà Trombetta, più la barcellonese Roberta Isgrò

 

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9:10 Il sindaco Cateno De Luca si reca alle urne sorridente e mattiniero, e posta la foto sul suo profilo Facebook.

 

 

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7.00 Oggi, dalle 7 alle 23, si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo. A Messina si voterà nei seggi delle 254 sezioni, per il collegio Isole, Sicilia e Sardegna, che elegge un massimo di otto deputati.

L’elezione avviene con un sistema proporzionale con sbarramento al 4% (quindi il partito che non arriva alla soglia non riceve seggi) e si possono esprimere fino a tre preferenze, ma con “alternanza di genere”: significa che non potranno essere tutte per i candidati di uno stesso sesso, altrimenti la seconda e la terza preferenza saranno annullate. Si può quindi esprimere la preferenza per due candidati uomini e una donna, ma non per tre candidati uomini o tre donne. Oltre a fare una semplice croce sul simbolo del partito prescelto, le preferenze vanno indicate scrivendo nell’apposito spazio accanto al simbolo il cognome (o il nome e cognome nei casi di omonimia) del candidato, che si intende votare.

Il Parlamento europeo è composto da 751 deputati, compreso il presidente. Il numero di eurodeputati per ogni paese è approssimativamente proporzionale alla popolazione: in conseguenza della Brexit, il numero dei componenti del Parlamento europeo spettanti all’Italia è stato aumentato da 73 a 76; domenica l’Italia dovrà dunque eleggerne 76 soltanto 73 dei quali, però, si insedieranno subito, in quanto i restanti 3, come ha reso noto la Cassazione, potranno farlo solo dopo che il recesso del Regno Unito sarà divenuto giuridicamente efficace.

Per i ritardatari ed i distratti, è possibile ottenere il rilascio delle tessere elettorali agli sportelli degli uffici preposti al piano terra di Palazzo Zanca, oggi, giornata di voto, dalle 7 alle 23 e nelle sedi delle sei circoscrizioni. Relativamente alle carte d’identità è possibile richiederle, oltre che all’ufficio carte d’identità a Palazzo Zanca, dalle 7 alle 23, anche nelle sedi della I, V e VI circoscrizione.

 

Questo il fac simile della scheda

 

Questo l’elenco dei candidati (CLICCA PER INGRANDIRLO)

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