MESSINA. Anche Palazzo Zanca arresta le funzioni del Consiglio comunale per fronteggiare l’emergenza al coronavirus: da oggi, fino al 3 aprile, saranno infatti revocate tutte le convocazioni, comprese quelle delle commissioni consiliari, eccetto quelle per questioni urgenti ed indifferibili, che dovranno essere prima concordate con la Presidenza e che dovranno tenersi a porte chiuse, senza quindi la presenza del pubblico o dei giornalisti.

Secondo le disposizioni firmate dal presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile, inoltre, è vietata la convocazione di soggetti esterni al Comune di Messina nelle audizioni e potranno partecipare solo un assessore o un dirigente per volta.

Ancora, si legge sul documento che “per l’assistenza al Consiglio comunale sarà sufficiente la presenza del segretario generale, di un dipendente dall’ufficio di Presidenza o ufficio commissioni, si un microfonista e di un addetto alla registrazione della seduta”, mentre, per l’assistenza alle commissioni consiliari sono previsti solo il segretario verbalizzante, il microfonista e l’addetto alle registrazioni dell’audizione. I resocontisti, che infatti non potranno essere presenti, secondo la disposizione potranno redigere il sommario della seduta il giorno dopo con l’ausilio della registrazione della seduta.

E’ ancora previsto che i consiglieri, nel caso di sedute urgenti o indifferibili, si siedano a posti alterni, così da garantire la distanza di almeno un metro, “utilizzando eventualmente anche i posti attualmente destinati alla stampa”, si legge sul documento, mentre i dipendenti del Comune dovranno sedersi nei tavoli destinati alla presidenza del Consiglio.

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