ROMA. È tornato alle “radici” della battaglia anti- casta il Movimento 5 Stelle, che ieri è sceso in piazza a Roma contro i vitalizi dei parlamentari. Fra le migliaia di manifestanti di Piazza Santi Apostoli anche tanti siciliani, partiti nella notte di venerdì a bordo di 10 pullman (90 quelli giunti da tutta Italia). Con loro anche la deputata nazionale Angela Raffa, il deputato regionale Antonio De Luca, la consigliera comunale Cristina Cannistrà e il vicepresidente del III Quartiere Alessandro Geraci, oltre a numerosi attivisti del meetup Grilli dello Stretto. Presenti a Roma anche i parlamentari Francesco D’UvaAlessio Vilarosa, Barbara Floridia e Antonella Papiro.

La manifestazione, indetta per dire “no” al tentativo di reintrodurre quello che per il Movimento 5 Stelle è un privilegio inaccettabile, si è svolta in maniera pacifica, fra cori, cartelli, musica, bandiere e slogan anti-casta: “Non ci arrendiamo”, “Mollate il privilegio”, “Onestà, onestà”, ma anche “Insieme siamo una forza. No alle alleanze”. A intervenire sul palco, fra gli altri,  Luigi Di Maio, Paola Taverna e Vito Crimi.

 

 

«Una manifestazione riuscita al di là di ogni più rosea previsione – commenta Antonio De Luca – Migliaia di cittadini provenienti da ogni parte d’Italia non si sono tirati indietro e hanno affrontato lunghi viaggi per manifestare contro un odioso privilegio, i vitalizi. Il Movimento c’è, è forte e i cittadini si riconoscono ancora nelle battaglie che porta avanti. La Sicilia, peraltro, ha dato un grande apporto alla manifestazione portando in dote ben 10 dei 90 pullman che si sono riversati nella piazza insieme ai loro portavoce. Agli attivisti che sono partiti e a quelli che avrebbero voluto esserci ma sono stati impossibilitati a farlo, va il mio più grande ringraziamento: sono loro il vero motore del M5s. Sono particolarmente felice di aver contribuito alla buona riuscita della trasferta siciliana garantendo la presenza di oltre 500 siciliani a Roma, fra cui i sempre presenti Grilli dello Stretto, che anche questa volta erano in prima linea».

 

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