MESSINA. Da settimane ormai anche a Messina è vietato uscire se non per motivi di assoluta necessità, salute o per lavoro, come prescrivono i vari decreti, ordinanze regionali e comunali. Per tale ragione, il traffico veicolare per le strade della città dello Stretto è drasticamente calato. Quanto? A quantificarlo è uno studio condotto dalla società svizzera Teralytics, secondo cui Messina è il capoluogo della Sicilia più “virtuoso”, con punte dell’82% in meno, a fronte di un calo complessivo in tutto lo Stivale del 66%. In base ai dati, pubblicati da Repubblica in questo grafico interattivo (relativo però solo a prima e terza circoscrizione, e alla provincia), la congestione alla viabilità comincia a diminuire sempre più a partire dal 6 marzo (-18%) fino a toccare -34% il giorno di emissione del primo decreto Conte. Da qual momento in poi, in base allo studio, le strade della città si svuotano sempre più, raggiungendo l’apice il 23, quando a circolare sono in pratica solo 2 mezzi su 10.

Qui la serie completa fino al 27, ultimo giorno delle rilevazioni: 1 marzo – 4%; 2 marzo -11%; 3 marzo -13, 4 marzo -2, 5 marzo -6, 6 marzo -18, 7 marzo -26, 8 marzo -34, 9 marzo -33, 10 marzo -40, 11 marzo -40, 12 marzo -47, 13 marzo  -57, 14 marzo -64, 15 marzo -71,  16 marzo -64, 17 marzo -66, 18 marzo -65, 19 marzo -63, 20 marzo -67, 21 marzo -70, 22 marzo -78, 23 marzo -82, 24 marzo -77, 25 marzo -75, 26 marzo -76, 27 marzo -76.

Dall’analisi si evince inoltre una leggera discrepanza fra la zona nord della città, più “disciplinata”, e quella sud, dove le percentuali di decrescita sono un più più basse. A contribuire al calo anche la riduzione drastica degli attraversamenti sullo Stretto (il cui traffico contribuisce per l’8% al totale). Bene anche la provincia, dove la decrescita si assesta al 66%.

Il cambiamento di abitudini dei messinesi lo si evince del resto anche dalle immagini, come mostra il video in basso, montato fra il 14 e il 15 marzo con vari spezzoni inviati dai nostri lettori: piazze deserte, silenzio, strade vuote e un clima quasi “spettrale”.

 

 

Quello di Teralytics non è tuttavia l’unico studio condotto in questi giorni sui flussi di traffico. A raccontare una realtà per certi versi agli antipodi, infatti, è il live traffic monitor di TomTom, società nota per la realizzazione di dispositivi di navigazione satellitare. Secondo l’analisi, Messina non solo non sarebbe la città più virtuosa della Sicilia, ma continuerebbe ad essere, in proporzione, una delle più trafficate d’Italia. Malgrado i divieti e le restrizioni.

Di per sé, Messina è già una città le cui strade erano molto caotiche: stando al TomTom traffic index 2019, infatti, il capoluogo peloritano era la quarta città più trafficata d’Italia dopo – nell’ordine – Roma, Palermo e Napoli, davanti pure a città più grandi come Milano e Torino. Oggi, con i divieti, secondo questo studio, Messina presenta infatti una media di 20% circa l’indice di congestione: significa che il tempo di percorrenza di un dato tragitto è aggravato dal 20% di tempo necessario in più per percorrerlo.

Per comparazione, Torino, città con un tasso di motorizzazione (rapporto veicoli per abitante) più alto di quello di Messina, non supera mai il 17% di picco per quel che riguarda la congestione; Roma, prima città italiana per congestione lo scorso anno, quasi mai supera il 12% di congestione (e non supera mai il 20%); discorso simile per Napoli, che arriva al massimo a toccare il 20% di congestione. Per quanto riguarda la Sicilia, Palermo supera spesso nelle ore centrali della giornata il 20% di congestione stradale anche in questo periodo (segnando ovviamente una diminuzione sostanziale come tutti i capoluoghi citati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) arrivando a toccare il 30% e superarlo; Catania sta riuscendo nell’ultima settimana a rimanere sotto il 20% di congestione.

Come mai tutte queste auto in giro? Non regge il dimezzamento delle corse di autobus e tram, dato che misure simili sono state prese da pressoché tutte le città, e non pare troppo credibile il fatto che l’ultima settimana l’inverno che si era nascosto per tre mesi è tornato a palesarsi, con vento, pioggia e temperature basse. Un motivo potrebbe essere quello della contrazione degli orari dei negozi e dei supermercati, perfettamente compatibile con il fatto che è fino alle 18 (ora in cui è stata disposta dal sindaco Cateno De Luca la chiusura dei supermercati) che si registrano indici significativi, che da quell’ora in poi scemano fino a toccare valori prossimi allo zero intorno alle ore dei pasti. E infatti proprio a cavallo di mezzogiorno si rilevano i valori più alti della settimana (intorno al 30%)

Incredibilmente, secondo quanto riportano i dati di Tom Tom, dal lasso di tempo che va da mezzanotte alle cinque di mattina, per quasi tutta la settimana scorsa si è registrato un traffico addirittura superiore al normale (cioè a quanto fatto registrare negli stessi giorni dell’anno scorso, i cui non c’erano restrizioni al movimento), con un picco di addirittura del 9%.

Di norma, prima delle nove del mattino pare non iniziare la routine atipica dei messinesi, impegnati ad uscire solo per andare a lavoro (chi è autorizzato) o comprare beni di prima necessità. Ci sono però delle eccezioni. Ad esempio, venerdì 27 marzo tra le 11 e le 12, e  si è registrato un valore di congestione pari al 33%, il più alto dell’ultima settimana (praticamente l’opposto di quanto si evince dai dati di Teralytics): per comparazione, lo stesso giorno del 2019 (quindi senza alcuna restrizione) era del 49%. Le cause sono da ricercare in eventi legati a quel giorno specifico (ma si sono ripetuti anche martedi 31 marzo), che evidentemente ha indotto un po’ più di messinesi del solito ad utilizzare un veicolo per spostarsi. Per esempio, la confusione generata tra le ordinanze contrastanti di Comune e Regione (per Palazzo Zanca i supermercati devono restare aperti anche la domenica, per Palazzo d’Orleans invece vanno chiusi), che ha probabilmente spinto i messinesi a tagliare la testa al toro, mettersi in strada e recarsi al supermercato.

 

 

 

 

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