Domani1 Febbraio 2017, alle 20, nella Monumentale Chiesa della Badia di S. Agata partirà la Settimana Musicale Agatina, kermesse concertistica ideata dal Coro Lirico Siciliano in collaborazione con l’Arcidiocesi di Catania e che si fregia di blasonati patrocini quali il Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Pontificium Consilium De Cultura. Un variegato programma di notevole rilievo musicologico sarà protagonista dell’evento inaugurale: la “Missa Ingenua Sum” di N. Couturiere il recital del pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara.

Quando l’ispirazione artistica incontra la fede nascono opere capaci di parlare al cuore degli uomini: è il caso del sacerdote francese Nicolas Mammès Couturier (1840-1911) e della sua produzione musicale dedicata al culto della martire catanese Agata. Ordinato presbitero il 9 Luglio 1865, Couturier prestò servizio come organista e maestro di cappella nella cattedrale di Langres dove fu anche direttore della «école musicale de la Maîtrise», l’istituzione diocesana preposta alla formazione musicale del coro di voci bianche. Nel Settembre del 1875, durante un pellegrinaggio in Italia, Couturier visita il capoluogo etneo dove conosce l’Arcivescovo Dusmet e la devozione del popolo catanese per S. Agata: è un’esperienza che lascia in lui una traccia indelebile. Oltre che per la fama di valente compositore e virtuoso strumentista Couturier è ricordato infatti, per la sua autentica devozione alla santa catanese: membro onorario del Circolo Cittadino S. Agata, contribuì attivamente alla diffusione del culto agatino nella sua nazione d’origine attraverso la pubblicazione di uno scritto intitolato «Sainte Agathe et sa Patrie» (pubblicato a Langres nel 1877). Nel 1876 Couturier si lascia coinvolgere dal fervore del presule catanese per il rilancio della musica sacra in ambito diocesano, ed acconsente di farsi intermediario con l’organaro francese Théodore Jaquot di Rambervillers per la costruzione di un nuovo organo per la Cattedrale di Catania. Nel 1877 è di nuovo a Catania per partecipare, in veste di esecutore, al concerto di inaugurazione del nuovo strumento, e poi ancora, nel 1880 e nel 1881, per sovraintendere ad alcuni interventi di manutenzione che nel frattempo si erano resi necessari. Il suo legame con la diocesi catanese continuerà anche sotto il vescovato del Francica Nava con la composizione, per la neoformata Schola Cantorum S. Agata, di brani liturgici ispirati alle direttive della riforma musicale-liturgica introdotta dal motu proprioInter sollecitudines del pontefice Pio X. Tra il novero di queste musiche, pensate per i chierici del seminario catanese, bisogna ascrivere la «Missa Ingenua sum in onore della Vergine e Martire S. Agata» e il mottetto «Paganorum multitudo», entrambe composte in stile contrappuntistico severo, sul modello della polifonia classica palestriniana, e basate su motivi tratti dalle omonime antifone gregoriane dell’ufficio della festa di S. Agata. In particolare la Missa Ingenua sum, scritta nel 1905 (anno di fondazione della stessa Schola Cantorum S. Agata), è espressamente dedicata dall’autore al Francica Nava, probabilmente in riconoscimento del suo impegno per la promozione della musica sacra. 

I manoscritti di entrambi i brani sono custoditi attualmente nell’archivio del Seminario Arcivescovile di Catania e verranno eseguiti, nella revisione dei musicologi Daniela Calcamo e Daniele Cannavò, Mercoledì 1 Febbraio alle 20 nella Badia di S. Agata. 

L’esecuzione musicale sarà affidata al prestigioso Coro Lirico Siciliano accompagnato all’organo da Paolo Cipolla e diretto da Francesco Costa; a seguire recital del pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara.

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