MESSINA. Calogero La Piana, ex arcivescovo di Messina, ottiene il diritto di replica nei confronti di Emiliano Fittipaldi, autore del libro “Lussuria”, con note esplicative sui documenti prodotti dal monsignore, che dovranno comparire nella prossima edizione del volume.

Nel libro, Fittipaldi aveva raccontato di un medico, collaboratore della Curia di Messina, che avrebbe nominato esecutore testamentario proprio l’alto prelato: un lascito milionario, diventato esecutivo qualche settimana più tardi, quando il dottore muore. Secondo Fittipaldi, il cambio di testamento da parte del medico, che in una prima versione non contemplava La Piana se non per qualche oggetto sacro, sarebbe avvenuto per via di una relazione omosessuale tra il medico e l’ex arcivescovo. Che, scriveva inoltre Fittipaldi, avrebbe atteso due anni e mezzo prima di provvedere a eseguire i lasciti. 

La Piana aveva proposto ricorso urgente al Tribunale di Milano contro l’autore per ottenere diritto di replica e pubblicazione dei suoi documenti. Il foro meneghino, con sentenza del Presidente della I sezione Paola Gandolfi, ha rigettato il ricorso per carenza del requisito del “danno imminente” (la pubblicazione della seconda edizione del libro di Fittipaldi non è “programmata in tempi certi”, scrive) ma dando ragione a La Piana sul fatto che  “la richiesta venga reiterata ove la situazione di fatto fosse modificata”. Lo scrive su La Stampa Paolo Petrini.

Il tribunale ha riconosciuto inoltre  ingiustificato l’inserimento dei fatti nel capitolo “La lobby gayˮ, “non risultando alcuna attività lobbistica o in qualche modo associativa imputata a mons. La Piana”, spiegando che “la scelta appare dettata più da una volontà scandalistica, priva di pertinenza, che alla denuncia di quello che il giornalista ritiene sia stato un grave caso di appropriazione indebita”. 

 Anche su questa vicenda, il Tribunale ha spiegato che “sui tempi di attribuzione dei fondi ai legatari, quindi, nessuna responsabilità può essere addossata a monsignor La Piana, contrariamente a quanto fa intendere Fittipaldi, accostando la notizia vera della tempistica a quella della loro coincidenza con il trasferimento del ricorrente, ormai dimissionario, a Roma”. 

Tra i documenti  depositati da La Piana c’è l’atto con il quale, nello stesso giorno in cui ha accettato la nomina ad esecutore testamentario, si è fatto sostituire dall’avvocato Alberto Vermiglio che ha curato l’esecuzione del testamento, rendicontando periodicamente al Presidente del Tribunale di Messina. Il legale, dopo l’inventario, ha dato corso ai legati e il 9 dicembre 2015 La Piana ha donato all’arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela la proprietà di tutti i beni, mobili e immobili frutto dell’eredità.

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