MESSINA. La collocazione dei Giganti Mata e Grifone anche nella Vallata di Camaro anziché solo a Piazza Unione Europea. E’ la richiesta avanzata all’Amministrazione comunale dal consigliere della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto, idea proposta in quanto le due figure leggendarie di Messina, secondo i racconti, sembrerebbe che abbiano fondato Camaro.

“Il Covid – 19 ha stravolto certamente il mondo, il modo di vivere, le abitudini, le tradizioni; un pensiero corre anche alla classica tradizione popolare dei Giganti Mata e Grifone da sempre legata all’agosto messinese e alla Vallata di Camaro – scrive Cacciotto – Quest’anno sembrerebbe che i Giganti, fondatori secondo i racconti di Camaro, per motivi legati al Covid – 19 salteranno la classica tappa di Camaro“.

“Lo scrivente non può certamente non riconoscere che le misure anti – Covid impongono lo stravolgimento di tutta una serie di cose ma, per quanto riguarda la presenza dei Giganti nella Vallata di Camaro ritiene che, adottando una variazione di programma, ed in particolare eliminando la passeggiata classica dal deposito di via Catania alla piazza di Camaro Superiore per poi procedere alla collocazione nella strada adiacente la sede della Terza Municipalità, la presenza di Mata e Grifone nella Vallata di Camaro possa essere garantita”, continua.

“Sembrerebbe che l’Amministrazione abbia pensato alla collocazione statica dei Giganti nella sola Piazza Unione Europea, davanti a Palazzo Zanca ma lo scrivente ritiene infatti che sempre in maniera statica la collocazione possa avvenire anche nella “terra nativa” di Camaro – sottolinea – Le periferie vivono già una situazione di profonda difficoltà ed eliminare un appuntamento classico che potrebbe, con una modifica, essere mantenuto, getta ancora più sconforto nei quartieri”.

“Il sottoscritto, alla luce di quanto sopra rappresentato, chiede di predisporre tutto quanto necessario per garantire, nella sicurezza imposta oggi dalle misure anti – covid, la presenza dei Giganti Mata e Grifone nella Vallata di Camaro”, conclude rivolgendosi all’assessore alle tradizioni popolari, Giuseppe Scattareggia, all’assessore alla Cultura, Vincenzo Caruso, e all’assessore ai rapporti con le Circoscrizioni, Dafne Musolino.

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