MESSINA. “Una controreplica vuota, insignificante, mistificatrice e bizzarra”. Così il deputato regionale Luigi Genovese risponde per la seconda a volta al sindaco Cateno De Luca dopo lo scontro a distanza iniziato questa mattina e proseguito a puntate nel corso della giornata.

“De Luca – scrive Genovese – non risponde nel merito, come nel suo stile. E quando tenta di farlo, sposta le sue argomentazioni al passato o inventa teorie fantascientifiche: ‘La segretaria Genovese infatti, era convinta che il Salva Messina sarebbe stata la tomba del Sindaco De Luca perché troppo ambiziosi gli obiettivi fissati dallo stesso Sindaco’. Avete letto bene, lo ha scritto davvero. E allora andiamo al sodo: oggi De Luca – prosegue – ha estratto dal cilindro il nemico del giorno per gettare acqua sul fuoco che ha preso con le sue stesse mani, pensando di anestetizzare il consiglio comunale con l’arma del ricatto. Così è se ti pare, signor sindaco”, conclude.

A dare il la al botta e risposta fra i due era stato De Luca, secondo il quale l’unica forza che vorrebbe andare al voto sarebbe la componente d’aula che fa riferimento al deputato regionale di Ora Sicilia. A stretto giro di posta la risposta di Genovese jr, che ha accusato il sindaco di “terribile piglio antidemocratico”, ritenendolo responsabile di un “processo inarrestabile di imbarbarimento espressivo e sostanziale della politica”, e prendendo le difese dell’autonomia del consiglio comunale: “Se questo il sindaco non riesce ad accettarlo, allora si dimetta”. Infine  la conclusione sprezzante: “Evito di abbassarmi a certi livelli di interpretazione della dialettica politica”. Poi la replica del sindaco: “Dalla sua segreteria pressioni far saltare gli equilibri costruiti con il Salva Messina. Preferisco le elezioni piuttosto che mettermi sotto l’ala protettiva di certa fetida politica”.

 

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