MESSINA. È stata presentata ieri mattina a Palazzo Zanca la nona edizione del Calendario Ambientale dell’Associazione Centro Educazione Ambientale (CEA) Messina onlus, quest’anno dedicato a “I Presidi di Slow Food in Sicilia”. Tali Presidi sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta.

Per ogni categoria di prodotto esistono linee guida come l’obbligo di caseificare a latte crudo, vietano l’uso di aromi, conservanti e additivi chimici, richiedono forme di allevamento, agricoltura e di pesca sostenibili, prevedono la salvaguardia delle tecniche e dei locali tradizionali di produzione, e così via. Nel mondo oggi ci sono oltre 500 Presìdi Slow Food che coinvolgono più di 13.000 produttori. Circa metà dei Presìdi sono italiani.

Tra i valori fondamentali persistono la tutela della biodiversità, dei saperi produttivi tradizionali e dei territori, che oggi si uniscono all’impegno a stimolare nei produttori l’adozione di pratiche produttive sostenibili, pulite, e a sviluppare anche un approccio etico (giusto) al mercato. In Sicilia ci sono quasi 50 Presìdi un segnale inequivocabile della ricchezza della biodiversità di questa isola e dei saperi stratificati di millenni di culture che si sono sapute integrare ad un territorio variegato e ancora ricco di tante risorse.

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